mercoledì 3 giugno 2009

salviamo l'Amazzonia

Non so cosa stia succedendo alle televisioni italiane, ma per la prima volta ieri sera hanno lanciato l'allarme, tramite il tg speciale della sera su rai uno, del pericolo che stiamo facendo correre all'ambiente a causa della intensa deforestazione dell'Amazzonia, uno dei più importanti polmoni verdi del nostro pianeta.
Il servizio, un pò povero, è stato comunque scioccante: vedere ettari di foresta rasa al suolo fa davvero un effetto raggelante!
La causa principale della deforestazione sembrerebbe l'intensa attività di allevamento bovino che interessa quell'area.  A me sinceramente mi suona un pò strano.
Sicuramente questa sembra essere una delle cause, molto probabilmente il Brasile esporta talmente tanta carne bovina anche qui da noi. Questo starebbe a significare che la domanda di carne brasiliana è altissima per giustificare la deforestazione annuale di aree grandi quanto la Toscana (secondo i dati riferiti da Greenpeace, ospite del tg, nella figura del direttore italiano).
Ma chi è che compra tutta questa carne?
In Italia, per esempio, abbiamo una storia millenaria di macelli ed allevamenti.
Di certo a noi non manca...
Sono sicura che non ci hanno detto tutta la verità...
Manca sicuramente qualche tassello...per esempio il legno di questi alberi abbattuti, dove va a finire?
Restando nel dubbio è sicuramente un bene consumare carne propria, allevata e macellata in Italia, che tra l'altro è buonissima!

In Toscana la carne di vitello è molto pregiata, invece in Calabria è il suino, il re delle carni, soprattutto il suino nero, specialità allevata nella zona silana.
Noi calabresi amiamo il suino non c'è che dire, fa parte della nostra tradizione culinaria, ed in effetti per altri tipi di carne non siamo propriamente ferrati (a livello culinario intendo). 
Questo però non ci esula dal prenderci le nostre responsabilità e per contribuire a sanare questo stato di distruzione a cui i nostri "genitori" inconsapevolmente ci hanno predestinato.
Oggi sappiamo i danni e le conseguenze nefaste a cui ci portano alcuni comportamenti. Abbiamo il dovere di porvi rimedio cambiando le nostre abitudini, anche alimentari, ed insegnare ad i nostri figli a non commettere gli stessi errori.
A proposito di buone abitudini e di recupero di materiale (al fine di diminuire i rifiuti nell'ambiente), domenica, complice una splendida giornata di sole, ho dedicato qualche oretta al recupero di questo specchio trovato vicino ad un cassonetto qualche anno fa dal mio attento compagno. Il legno della cornice non è puro, si tratta di pasta di segatura ricomposta e pressata, ma esteticamente ha un suo fascino, perciò ho pensato che ridipingendolo di bianco avrei messo in risalto le onde gradevoli della decorazione (e poi il bianco salta meno all'occhio in una stanza molto piccola!)

Così mi sono goduta il sole, i fiori, l'aria fresca primaverile ed ho prodotto un bel pezzo di arredamento che, fatemelo dire, se avessi dovuto ricomprarlo avrei speso un bel patrimonio!

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