martedì 24 marzo 2009

lavori in corso

Tra qualche giorno tornerò a casa. Ho già prenotato il volo a/r e starò via 10 giorni.
Sono molto emozionata ed anche un pò tesa per due motivi.
-Il 1° è che tornare a casa mi procura sempre un pò di commozione ed una sorta di eccitazione quasi incontrollabile, 
-Il 2° è che il mio viaggio non è di solo piacere ma prevalentemente riguarda il mio lavoro; ed in un certo senso sarà come fare un esame poichè è la prima volta che mi confronto con una realtà professionale in Calabria.

E' per questo che ho deciso di parlarvene. Per capire, insieme a voi, l'approccio migliore  da intraprendere. Sono convinta che in qualsiasi attività lavorativa i principi base siano fondamentali e valgano in qualsiasi contesto, ma è anche vero che ogni realtà territoriale ha suoi propri meccanismi di funzionamento.
Vi spiego meglio in cosa consiste il mio lavoro. Sono stata chiamata da mia madre per redigere un progetto di divisione dell'appartamento nel quale lei vive attualmente, poichè essendo troppo grande per lei sola, le comporta eccessive spese di manutenzione.
Il lavoro non è molto impegnativo ma, ovviamente, essendo io distante da casa le cose si complicano un pò.
Ho contattato tre imprese (a me sconosciute) per richiedere loro un preventivo. All'inizio in effetti erano solo due, la terza si è aggiunta un mese fa circa.
Tutte e tre le imprese si sono mostrate molto disponibili e collaborative. Devo dire che nessuna di loro ha rifiutato il lavoro e si sono comportate nella prima valutazione come mi aspettavo.
L'unica pecca è stata che per ricevere un primo preventivo ho dovuto aspettare 4 mesi!!!
Devo premettere che non avevo messo loro alcuna fretta, ma 4 mesi mi sembrano davvero troppi. Nel frattempo erano cambiate alcune valutazioni sul progetto ed ho proposto loro di rivedere con un computo metrico dettagliato, questa volta fornito da me.
Sto ancora attendendo risposta.
Sono costretta a richiamarli e a sollecitare una risposta anche perchè in questi 10 giorni sarà fondamentale scegliere l'impresa che dovrà poi effettivamente eseguire i lavori.

In seguito vi fornirò maggiori dettagli.
Nel frattempo vi mostro qualche idea per me interessante spunto per la realizzazione dei nuovi spazi per la casa di mia madre.

giovedì 19 marzo 2009

Riace sotto torchio

Con profondo rammarico riporto una notizia che mi lascia molto amareggiata.
Avevo già parlato di Riace e dello splendido lavoro che questa comunità è riuscita a creare. Dispiace vedere che le cose belle sono sempre oggetto di invidia poco costruttiva. La Calabria dovrebbe assurgere Riace a modello di imprenditorialità e di valorizzazione del proprio territorio. Ancor più perchè il progetto è partito da giovani disoccupati del sud che pur di evitare l'emigrazione si sono rimboccati le maniche e si sono inventati un modo molto creativo e bello di lavorare per la propria comunità.Se potete trascorrete una piccola vacanza a Riace. Rimarrete piacevolmente sorpresi dalla calorosa accoglienza degli abitanti e soprattutto dall'ambiente vivace ed allegro, dalle case così deliziosamente curate e dalle continue manifestazioni popolari che vengono curate durante tutto l'anno (perciò va bene qualsiasi periodo).
Scritto da Luigi Palamara in data marzo 19th, 2009
La rete calabrese di Comunità Libere, collegamento di persone, famiglie, comunità, imprese, associazioni, cooperative e gruppi, impegnata in Calabria per un progetto di liberazione economica e sociale, esprime la propria solidarietà all’Associazione Città Futura, Giuseppe Puglisi, e al sindaco di Riace Domenico Lucano per il vile gesto intimidatorio che hanno subito nei giorni scorsi.
Aver colpito un?associazione che da oltre dieci anni opera nel campo del sociale e dell?accoglienza a persone straniere è un bruttissimo segnale che mortifica l?intera comunità di Riace. La popolazione di Riace, infatti, è conosciuta in tutt’Italia proprio per l’accoglienza e l’ospitalità che ha saputo offrire a tantissime persone e famiglie provenienti da paesi in guerra e segnati dalla miseria. L?attività di promozione sociale e culturale svolta dall’Associazione Città Futura,Giuseppe Puglisi, attraverso il villaggio per l?ospitalità diffusa e l?accoglienza a profughi, con il recupero e la valorizzazione degli antichi mestieri artigianali, è un esempio molto interessante di come i nostri piccoli centri, molto spesso lasciati morire nell?abbandono, possano tornare a vivere proprio nel momento in cui si aprono all?accoglienza verso chi ha bisogno.
È molto importante che tutte le forze sane della nostra regione facciano sentire in questo momento la loro vicinanza all’Associazione Città Futura, Giuseppe Puglisi, al sindaco Domenico Lucano e alla popolazione tutta di Riace. Ma è anche importante che queste iniziative molto interessanti presenti nella nostra regione, come l?ospitalità diffusa messa in atto a Riace con il recupero di un?imprenditorialità legata alle nostre antiche tradizioni, siano conosciute e condivise sempre di più tra i comuni della Calabria. È questa la strada affinché tutte le comunità locali calabresi riscoprano il valore dell?accoglienza e siano sempre più libere dall?oppressivo giogo mafioso e dei poteri occulti, come abbiamo ribadito con forza durante la manifestazione del 1 marzo a Crotone, espressione dell?Alleanza con la Locride e la Calabria, contro la ‘ndrangheta e le massonerie deviate, a cui hanno partecipato oltre 10.000 persone provenienti da varie parti della Calabria e dell’Italia.

La Calabria madre del corallo nero


(ANSA) - CATANZARO, 19 MAR - E' in Calabria, sui fondali rocciosi di Scilla, la piu' grande foresta di corallo nero che sia mai stata vista prima in nessuna parte del mondo, con circa trentamila le colonie presenti tra i 50 e i 110 metri di profondità.
 La scoperta straordinaria e' stata fatta dai ricercatori marini dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ispra (ex Icram). Nei mari calabresi, utilizzando un robot che riesce ad immergersi fino a 400 metri di profondita', gli studiosi hanno scoperto numerose specie di coralli, gorgonie, alcionari, pennatulacei e pesci rarissimi, molti dei quali non erano mai stati osservati nel loro ambiente naturale. Le attivita' di ricerca fanno parte di un progetto sul monitoraggio della biodiversita' marina finanziato dalla Regione Calabria e condotto, sin dal 2005, dal dipartimento Protezione degli habitat dell'Ispra. Il programma andra' avanti fino al 2010. ''Comprendere il funzionamento dell'ecosistema marino, la sua risposta ai cambiamenti naturali e indotti dalle attivita' umane - afferma l'assessore all'Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco - e' di importanza centrale per una corretta gestione di questo complesso territorio''

mercoledì 18 marzo 2009

giovane architettura ecologica vince a Reggio Calabria


Hanno vinto 40mila euro per un’ eco-scultura dello studio Aka per il Centro tv di Reggio: i tre architetti Federica Caccavale, Alessandro Casadei e Paolo Pineschi hanno trionfato al concorso di idee per la realizzazione di un centro televisivo sperimentale e didattico-culturale negli stabilimenti dell’ ex Italcitrus del capoluogo calabrese.
E’ un serpente che si snoda nel paesaggio naturale, tra gli edifici di archeologia industriale. Si distingue come forte segnale urbano grazie a una pelle metallica e multimediale. E’ questa l’ opera di land-art che ha vinto il concorso di idee per la realizzazione di un centro televisivo sperimentale e didattico-culturale negli stabilimenti dell’ ex Italcitrus di Reggio Calabria.

LO STUDIO AKA
Il design è dello studio Aka, fondato da Federica Caccavale, Alessandro Casadei e Paolo Pineschi. Un team di architetti quarantenni attivi a Roma dal 2000.

PAESAGGIO E SCULTURA
Non solo gli edifici ma anche il terreno sono pensati come una scultura. Nella notte il centro è avvolto in una rete luminosa che parte dal terreno e culmina nell’ antenna-scultura, ben visibile anche dalle infrastrutture che passano poco lontano. Il centro diventa di per sé uno strumento di comunicazione, un dispositivo interattivo e non un contenitore passivo.

UN PICCOLO SISTEMA ECOLOGICO
La rete funziona anche come una pelle bioclimatica: é un sistema ecologico in parte passivo, che protegge dal caldo e dal freddo, e in parte attivo, grazie all’ inserimento di pannelli fotovoltaici.
“Nel bando l’amministrazione comunale - spiega Caccavale - non si davano indicazioni precise sulla conservazione o demolizione dello stabilimento esistente: noi l’ abbiamo tenuto parzialmente come memoria della storia industriale, ma abbiamo poi realizzato un nuovo edificio che si presenta come un origami: infinite superfici che diventano spazi per la comunicazione interattiva e continua”.

TECNOLOGIE AVANZATE CON MATERIALI SEMPLICI
Il budget per realizzare l’ opera, di 10.200 mq, è pari a 6 milioni e 650mila euro. Dal punto di vista urbano, gli architetti hanno considerato tutto il lotto come un parco e all’interno hanno ritagliato uno spazio pubblico per eventi all’ aperto: una piazza dentro un bosco. L’ approccio costruttivo è low-tech: tecnologie avanzate ma materiali e tecniche semplici.

LA CASA ECOLOGICA
Fiore all’ occhiello di Aka è la casa unifamiliare ecologica, esito di una competizione promossa in Germania, un prototipo di abitazione ‘eco’ già commercializzata in alcuni Paesi europei. (fonte)

Saverio Strati, la nostra cultura abbandonata

apprendo con profonda tristezza dal blog blogalladeriva
della grave situazione in cui versa uno degli autori di narrativa calabrese più importanti del secolo scorso: Saverio Strati.
Riporto fedelmente la lettera che è stato costretto a scrivere sul Quotidiano della Calabria.
Sono commossa e dispiaciuta Vorrei che la nostra Regione rendesse onore a questo autore di cui ho scritto un anno circa fa una mia personale recensione su questo blog a proposito di un suo racconto: Tibi e Tascia
Io, Saverio Strati sono nato a Sant'Agata del Bianco il 16 agosto 1924.
Finite le scuole elementari, avrei voluto continuare gli studi ma era impossibile, perché la famiglia era povera. Mio padre, muratore, non aveva un lavoro fisso e per sopravvivere coltivava la quota presa in affitto. Io mi dovetti piegare a lavorare da contadino a seguire mio padre tutte le volte che aveva lavoro del suo mestiere. Piano piano imparai a lavorare da muratore. A 18 anni lavoravo da mastro muratore e percepivo quanto mio padre ma la passione di leggere e di sapere era forte. Nel 1945, a 21 anni, mi rivolsi a mio zio d' America, fratello di mia madre, per un aiuto. Mi mandò subito dei soldi e la promessa di un aiuto mensile. Potei così dare a Catanzaro a prepararmi da esterno, prendendo lezioni da bravi professori, alla maturità classica. Fui promosso nel 1949, dopo quattro anni di studio massacrante. Mi iscrissi all'università diMessina alla facoltà di Lettere e Filosofia. Leggere e scrivere era per me vivere. Nel ‘50-‘51 cominciai a scrivere come un impazzito. Ho avuto la fortuna di seguire le lezioni su Verga del grande critico letterario Giacomo De Benedetti. Dopo due anni circa di conoscenza, gli diedi da leggere, con poca speranza di un giudizio positivo, i racconti de “La Marchesina”. Con mia sorpresa e gioia il professore ne fu affascinato. Tanto che egli stesso portò il dattiloscritto ad Alberto Mondadori della cui Casa Editrice curava Il Saggiatore. Il libro “La Marchesina” ebbe il premio opera prima Villa San Giovanni. Alla “Marchesina” seguì il primo romanzo “La Teda”, 1957; alla “Teda” seguì il romanzo “Tibi e Tascia” che ricevette a Losanna il premio internazionale Vaillon, 1960. Ho sposato una ragazza svizzera e ho vissuto in quel paese per sei anni. Da questa esperienza è nato il romanzo “Noi lazzaroni” che affronta il grave tema dell'emigrazione. Il romanzo vinse il Premio Napoli. Nel 1972 tornato in Italia la voglia di scrivere è aumentata. Ho scritto “Il nodo”, ho messo in ordine racconti, apparsi col titolo “Gente in viaggio”con i quali vinsi il premio Sila. Negli anni 1975-76 scrissi “Il Selvaggio di Santa Venere” per il quale vinsi il Supercampiello, nel 1977. A questo libro assai complesso seguirono altri romanzi e altri premi. Il romanzo “I cari parenti” ricevette il premio Città di Enna; “La conca degli aranci” vinse il premio Cirò; “L'uomo in fondo al pozzo” ebbe il premio città di Catanzaro e il premio città di Caserta. Nel 1991 la Mondadori rifiutò, non so perché, di pubblicare “Melina” già in bozza e respinse l'ultimo mio romanzo “Tutta una vita” che è rimasto inedito. Con i premi di cui ho detto e la vendita dei libri avevo risparmiato del denaro che ho usato in questi anni di silenzio e di isolamento. Ora quel denaro è finito e io, insieme a mia moglie mi trovo in una grave situazione economica. Perciò chiedo che mi sia dato un aiuto tramite il Bacchelli, come è stato dato a tanti altri. Sono vecchio e stanco per il tanto lavoro.Sono sotto cura, per via della pressione alta. Esco raramente per via che le gambe amomentimi danno segni di cedere. Nonostante questi guai porto
avanti il mio diario cominciato nel 1956. Ho inediti, fra racconti e diario, per circa 5000 pagine. La mia residenza è a Scandicci. Saverio Strati
p.s.: Devo aggiungere che avendo editore alle spalle e libri da pubblicare e da ristampare, non mi sono preoccupato a organizzarmi per avere una pensione, un'assistenza nella vecchiaia. Non ho, da anni, una collaborazione a giornali o a riviste. Perciò non ho nessun reddito e quindi è da tre anni che non faccio la dichiarazione dei redditi. Faccio inoltre presente che alcuni dei miei romanzi sono tradotti in francese, in inglese, in tedesco, in bulgaro, e in slovacco e inspagnolo (Argentina). Miei racconti sono apparsi in riviste cinesi e in antologie dedicata alla narrativa contemporanea italiana: in Germania, in Olanda, in Cecoslovacchia e in Cina.


Se potete...diffondete questo appello, forse arrivando al cuore dei più si può fare qualcosa per salvare la vecchiaia di questo nobile maestro.

giovedì 12 marzo 2009

voglia di primavera



Molto timidamente la primavera sta affacciandosi alla nostra vista, i primi fiori fanno capolino dall'erba già alta per le incessanti piogge, i pruni sono già costellati da piccoli fiorellini bianchi o rosa. E' un ciclo che si ripete ogni anno, ma ogni volta è come se fosse la prima volta. Un incanto della vita che dal torpore dell'inverno esplode in tutta la sua freschezza!
Qui in Toscana la primavera si fa strada a piccoli passi...mi chiedo se le temperature calde della Calabria abbiano già fatto fiorire gran parte della vegetazione.
Lo scoprirò molto presto. Alla fine del mese ho in programma di scendere a casa. In aereo naturalmente. Ho trovato con la RYANAIR ottime offerte con partenza dall'aeroporto di Pisa e arrivo a Lamezia (ci sono voli da 0,00 euro a 39,00 euro tasse escluse).
Se la linea ferroviaria non fosse ancora bloccata probabilmente avrei optato per il treno (soprattutto per la mia difficoltà a prenotare con largo anticipo), ma  usare il treno e l'autostrada è pura follia! Mi chiedo quale utilità possa avere il ponte sullo Stretto se il resto dei collegamenti rimane allo stato di paese bombardato.
Continuano a fare tante promesse i nostri governatori (molte le ho pubblicate nei miei post), tutte molto belle e promettenti, ma finora si è visto ben poco di qualitativamente concreto.
Bisogna avere fiducia? non vorrei che aspetta aspetta il tempo passa, la primavera è bell'è finita e alle porte dell'estate la situazione versi ancora in uno stato catastrofico.
Come mai questi governatori sanno parlar tanto bene ma quando si tratta di agire si defilano tutti?C'è chi dice bisogna stargli col fiato sul collo...si, ma loro sono bravissimi ad ignorare le lamentele...soprattutto perchè con quelle non rischiano il loro preziosissimo posto al potere (che a quanto apprendo dal post di Aschenazia è pagato profumatamente 8500 euro al mese).
Vi rendete conto?



martedì 10 marzo 2009

news sui treni

(AGI) - Vibo Valentia, 9 mar. - sono cinque le proposte vibonesi che saranno messe sul tavolo della discussione. Con le prime quattro, indirizzate a Trenitalia, si chiede: il ripristino di almeno due fermate giornaliere nella stazione di Vibo Pizzo dei treni a lunga percorrenza, che al momento bypassano il territorio vibonese, costringendo chi deve utilizzare questi mezzi, primo fra tutti l’Eurostar, a recarsi a Lamezia o Rosarno; mobilita’ garantita agli utenti pendolari, soprattutto lavoratori e studenti, attraverso l’istituzione di corse ad hoc sulla tratta ferroviaria secondaria che passa per Vibo Marina; arretramento alla stazione di Vibo Pizzo del capolinea di alcuni convogli a lunga percorrenza che attualmente si formano a Lamezia, per assicurare in questo modo la fruizione certa dei treni diretti verso Nord; maggiore qualita’ dei convogli a lunga percorrenza utilizzati in Calabria, che attualmente, secondo la Cisl, “vengono spesso assemblati riciclando il vecchio materiale rotabile ricavato da treni in disuso”. Infine, la quinta proposta, indirizzata nello specifico a Regione e Ferrovie della Calabria, affinche’ istituiscano collegamenti sostitutivi su gomma tra Vibo Valentia, Lamezia e Rosarno, per andare incontro alle esigenze dell’utenza pendolare. “Va da se che alcuni di questi suggerimenti siano alternativi tra loro - ha spiegato l’assessore Barbieri - in quanto l’obiettivo principale resta l’eliminazione al piu’ presto dei disagi che attualmente colpiscono migliaia di cittadini, che hanno visto gravemente leso il proprio diritto alla mobilita’. Ci auguriamo, dunque, che la riunione di mercoledi’ possa contribuire efficacemente alla soluzione del problema, auspicando un atteggiamento piu’ collaborativo da parte di Trenitalia, che purtroppo, sino ad oggi, non ha dato risposte convincenti per superare l’impasse”. (AGI)(fonte)

venerdì 6 marzo 2009

Fa'taros e le sue favole

pensate mai a quello che state facendo?...no...no....non è una domanda retorica...
intendo dire nell'incedere della faccende quotidiane vi soffermate mai a riflettere sul sapore di quello che state facendo..
per esempio se state bevendo un caffè, se quel caffè (che bevete tutti i giorni magari alla stessa ora) proprio in quel momento che lo fate vi  piace, che sapore ha, vi da soddisfazione? vi rende piacevoli quei brevi momenti di pausa?
queste domande valgono per qualsiasi altra azione voi intraprendiate...
e la risposta il più delle volte rivela piacevoli o inaspettate sorprese.
provateci!

come mai vi invito a questa riflessione?
vi spiego.
qualche tempo fa conobbi una ragazza di Montalto, un grazioso paese della provincia di Cosenza, Rosanna (omonima!!!) vive e lavora a Firenze ma ha un legame fortissimo con la sua terra d'origine...e forse è proprio per questo che siamo diventate subito amiche!
Lei è un'assistente sociale per l'infanzia, un lavoro che richiede tanta sensibilità e dedizione, doti che non le mancano, ma la cosa che più mi ha sorpreso di lei e che più mi ha affascinato è che lei è una "decantastorie" come le piace essere definita.
Rosanna scrive favole, per i suoi bambini, e fin qui potrebbe sembrare una cosa anche abbastanza normale (anche se sfido a trovare, oggi, lo scrivere favole una cosa normale!), lo straordinario è che lei le racconta come in una rappresentazione teatrale, traducendo in immagini visive le parole dei suoi racconti con incantevoli oggetti di cui imbandisce la sua tavola e cadenzando il ritmo delle sue storie con una colonna sonora ben precisa.

Ieri, un pò per accontentare me, un pò perchè per lei è una passione, ho potuto assistere ad una sua performance. Nei suoi racconti cita sempre la Calabria ed i suoi prodotti o le sue tradizioni.
Ieri ci ha raccontato la storia di Ruggero Leoncavallo (personaggio realmente esistito), creatore di liriche, la più famosa è forse l'Opera "Pagliacci".
Incantevole. per 40 minuti sono tornata bambina...la mia immaginazione era completamente assorbita dalla sua storia.
Se vi trovate a Firenze o se capitate a Montalto approfittatene per vederla, è un esperienza unica; di solito la trovate nelle librerie o nelle piazze (con la bella stagione).
Da qualche tempo le sue favole sono pubblicate e si possono trovare nelle librerie.



Ed ecco per concludere una buona notizia:
La Calabria, dopo undici anni di commissariamento del settore rifiuti, potrà tornare alla normalità a partire dal prossimo anno. Il Piano regionale che supporterà l’operato del Commissario straordinario per l’emergenza ambientale, infatti, prevede la realizzazione di una decina di discariche a servizio degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, il rilancio della raccolta differenziata ‘porta a porta’ in tutti i Comuni e una sovvenzione alle piccole e medie imprese calabresi che utilizzeranno i ‘Raee’ (rifiuti elettronici) e la plastica riciclati. (fonte)