giovedì 10 marzo 2011

Pianto liberatorio


Sento il bisogno di scrivere questo post e condividere i miei pensieri. Fare la mamma non è facile. Ci si assume la responsabilità di accudire un cucciolo d'uomo perchè possa acquisire tutte le abilità che gli sono neccessarie per diventare un uomo indipendente.
Alcuni giorni sembrano più facili di altri. Certi giorni però, quando il mio piccolo non vuole saperne di dormire o di star tranquillo e si lamenta continuamente senza motivo apparente (anche se ha già mangiato ed è pulito); e allora la fatica più grande è quella di calmarlo...
Fortunatamente il mio cucciolo ha avuto un parto facile e i primi tre mesi è stato un neonato molto sereno. Ultimamente invece cominciava ad essere sempre più nervoso....i dentini che spuntano dicevano le nonne...ma una volta spuntati sti dentini, l'uggia non è passata.

Cominciavo a preoccuparmi, soprattutto quando nel tentativo di addormentarlo in braccio e con il ciuccio aveva cominciato a darmi dei pizzicotti dolorosissimi sul collo.
Poi, un giorno entrai in una libreria per cercare un libro da regalare a mia nipote sulla pittura e invece mi sono imbattuta su un libro rivolto ai genitori sulle lacrime di bambini e neonati. Attratta dalla prefazione l'ho comprato ed ho scoperto un mondo nuovo.

Noi adulti sappiamo che ogni tanto un pianto liberatorio fa bene. Quando qualcuno ci ferisce, o per un problema al lavoro o per il troppo stress accumulato, ci scappa la lacrima, almeno per le donne è così, forse per gli uomini è un pò più complesso (socialmente per loro non è riconosciuta come debolezza legittima, chissà perchè poi!).
Insomma dopo un aver versato un pò di lacrime ci sentiamo meglio no?
a me succede così in effetti.
ecco...per i neonati ed i bambini è lo stesso. Accumulano tensione anche loro e soprattutto in prossimità dell'ora della nanna quando devono lasciarsi andare sentono il bisogno di sfogarsi.
L'autrice del libro consiglia vivamente di abbracciare i propri figli durante gli episodi di pianto e stare loro vicini fintanto che dura la crisi, per trasmettere loro la nostra vicinanza e compassione e non farli sentire abbandonati.

Sono due giorni che sto cercando di far sfogare il mio elfo e dopo belle mezz'ore di pianto si calma e si addormenta sulla mia spalla, a volte si risveglia pronto per giocare dopo 10 min altre dorme anche per due ore, dipende se è effettivamente stanco. Ma il suo umore migliora decisamente. Condivido il pensiero dell'autrice di non lasciare piangere i bambini da soli nel loro lettino nè di fornirgli altri mezzi di sfogo quali seno (ovviamente se non hanno fame), cibo, ciuccio, essere cullati o altre distrazioni poichè forniscono al bebè un meccanismo di controllo delle proprie emozioni più profonde che si strascineranno fino all'età adulta.
Gli stessi meccanismi di controllo che in età adulta si trasformano nelle sigarette, alcool, droghe varie o altre manie.
Anche le emozioni profonde vanno affrontate e gestite in modo sano, e questo è un insegnamento doveroso per un genitore verso il proprio figlio.

Il libro in questione è di Aleth J. Solter e si chiama Lacrime e capricci.


Devo aggiungere a queste mie considerazioni un chiarimento.
Sono d'accordo in linea generale con quello che afferma l'autrice del libro, tuttavia devo dire che offrire il seno ad un neonato anche quando non ha fame non rientra in un meccanismo di controllo, anzi aiuta il neonato a sentire la vicinanza della madre e a far si che si instauri un rapporto di fiducia fondamentale per la crescita sana dell'individuo. Certo non mi piace pensare di ficcare in bocca la tetta al minimo pianto ma soddisfare una esplicita richiesta si.
Il mio piccolo gnomo è sempre stato deciso su quello che voleva, tant'è che ho iniziato lo svezzamento tranquilla perchè delle volte era proprio lui a rifiutare il seno. L'unico suo vezzo rimane la notte...e anche se più volte ho pensato che sarebbe bello ritornare a dormire per una notte intera e sinceramente ammetto di  averci anche un pò provato a lasciarlo piangere un paio di volte (al risveglio delle 4), ora mi sento di dire che queste poppate rappresentano anche per me un piacere, perchè so che trasmetto a mio figlio quella sicurezza di cui ora ha bisogno.

venerdì 4 marzo 2011

Happy weekend


ragazzi! è arrivato il we finalmente! non so voi (mamme) ma io comincio a soffrire la mancanza del pupo durante la settimana...e il venerdì non vedo l'ora di tornare a casa. Mi consola un pò il fatto che il sabato mattina andiamo insieme ad un corso di acquaticità nella piscina del quartiere. Oltre a far tanto bene a lui fa bene anche a me perchè incontro altre mamme e mi sento meno aliena!


nonostante sia tornato il freddo la voglia di stare a sguazzare nell'acqua col mio baby è fortissima.
Sempre in tema di maternità volevo segnalare un sito a mio parere interessante (almeno negli intenti): calabriamamme
Si tratta di un sito dove vengono raccolte tutte o quasi le informazioni a misura di bambino e di mamma nella regione calabria. Purtroppo il sito è incompleto ma la cosa positiva è che si avvale delle vostre segnalazioni per essere integrato. Meglio della rete, lo sappiamo ormai per esperienza, le notizie non trovano altrettanta velocità di diffusione.
Perciò vi consiglio una visita e se avete qualcosa da segnalare farete felici altre mamme e bambini!

Buon fine settimana a tutti