giovedì 27 novembre 2008

metropolitana di superficie per la costa degli Dei

Riporto una notizia segnalatami dal nostro amico effeci sulla possibilità di costruire una metropolitana in superficie per collegare finalmente l'areoporto di Lamezia Terme alle principali mete turistiche.
Oltre chè allegerire il traffico su strada, sfrutterebbe il vecchio tracciato ferroviario ormai in disuso e permetterebbe agli utenti di godere di un paesaggio mare-collina incantevole.
La trovo un'ottima idea e ci auguro che venga portata avanti!

Provincia e FdC: nuove linee bus e metro di superficie

26 Nov 2008

Continua l'azione sinergica avviata da Provincia e Ferrovie della Calabria. Dopo la riunione di due settimane fa per la delocalizzazione del deposito mezzi presso il Foro boario.



Il presidente Francesco De Nisi e il numero uno della società, Giuseppe Mario Scali, si sono rivisti oggi per imbastire due importanti accordi legati al potenziamento del sistema di trasporti provinciale.Alla riunione hanno preso parte anche gli assessori Paolo Barbieri (Trasporti) e Vincenzo Morelli (Affari generali). Sul tavolo quella che potrebbe rivelarsi come una vera e propria svolta nel trasporto provinciale: la costituzione da parte di Provincia e Ferrovie della Calabria di una società mista - aperta all'adesione dei privati e delle Amministrazioni comunali interessate, a cominciare da quella della città capoluogo - per il potenziamento del trasporto pubblico su tutto il territorio vibonese. L'obiettivo è aumentare il numero di autobus e di tratte servite, al fine di offrire una serie di collegamenti efficienti che coprano l'intera provincia, soprattutto con riferimento alle esigenze di mobilità dei cittadini residenti nelle aree più periferiche. Allo stesso tempo, la nuova linea di trasporto pubblico andrà incontro alle esigenze turistiche del territorio, spesso penalizzate dalla mancanza di collegamenti costanti e frequenti.In quest'ottica si inserisce anche il secondo accordo: realizzare una metropolitana di superficie che si snodi da Lamezia (stazione di Eccellente) fino a Rosarno, sfruttando l'omonima strada ferrata di proprietà delle Ferrovie dello Stato, attualmente sottoutilizzata. A questo proposito, Scali ha annunciato che è già in fase di elaborazione uno studio di fattibilità per la verifica dei costi e dei mezzi necessari, a cominciare dai locomotori da acquistare. Più volte ventilata in passato, ma mai realizzata, la metropolitana di superficie consentirebbe di mettere in collegamento diretto lo snodo aeroportuale e ferroviario di Lamezia con le località della Costa degli Dei, superando in un colpo solo gli annosi disagi che impediscono ai turisti di raggiungere le mete vibonesi una volta lasciato l'aereo o il treno. Un intervento risolutivo, insomma, che migliorerebbe in maniera esponenziale la mobilità provinciale, con grande vantaggio per i residenti e per il comparto turistico.«Non stiamo parlando delle solite ipotesi progettuali - ha assicurato De Nisi, al termine della riunione -, ma di un obiettivo che considero concretamente raggiungibile in tempi brevi, grazie anche al rapporto di fattiva collaborazione che si è instaurato con le Ferrovie della Calabria». A dimostrazione del fatto che la Provincia intende fare sul serio, De Nisi ha anche indicato una prima scadenza temporale: entro la fine di dicembre dovrebbe essere costituita la società mista e presentato lo studio di fattibilità per la metropolitana di superficie.
ciao effeci.

metropolitana di superficie di Reggio Calabria


metropolitana di superficie di Copenhaghen

Secondo voi che tipo di treno ci toccherà?
A me piacerebbe tanto che recuperassero quelle vecchie locomotive con i sedili in legno (tipo i vecchi tram di Milano degli anni 20-30), neanche tanto veloci....per godere del paesaggio...

lunedì 24 novembre 2008

una giornata qualsiasi

Il grande freddo è arrivato
si tirano fuori dall'armadio i maglioni grossi....ci si copre anche l'ultimo cm di pelle...
Stamattina qualche macchina scendeva giù dalle colline con il cofano ancora bianco della prima nevicata notturna.



Le giornate sono più corte e si ha voglia di cioccolate calde, di ambienti affollati e fiamme accese...un pò di calore. Questo si cerca sempre.
Qualche giorno fa ho fatto un piccolo rilievo in una splendida tenuta. Devo ridisegnare tutti i tetti della villa, ma lo spettacolo che avevo intorno non poteva lasciarmi indifferente.


Un luogo magico....
questa è la Toscana....una delle regioni più tutelate in Italia.
Possiede infiniti tesori...molti dei quali in un'altra regione passerebbero inosservati.
In Calabria per esempio....ci sono perle di storia che giacciono abbandonate sotto cumuli di polvere ed incuria. Ma basta un occhio attento per scoprirne tutta la magia e l'autenticità.
Il mio sogno è poterne essere l'arteficie, un giorno, di questa scoperta...
Mi basterebbe almeno una volta riuscire a restituire alla regione e ai suoi cittadini un pezzo di storia. Ne sarei felice...
Nel frattempo mi alleno in esercizi di stile...
Come la Natura riesce a produrre disegni perfetti, iterati all'infinito con una precisione clinica
e stupefacente così altrettanto ciclicamente tento di produrre cose imperfette..forsenon belle ma sicuramente emozionanti per me e per chi è destinato a riceverle...

E' uno scoiattolo...ricavato da un vecchio guanto. Anche se per molti assomiglia più ad un topo.
Andrea lo ha voluto per sè, e il mio lavoro ha acquistato subito un senso.
Poi avevo una scatolina in plastica, di quelle che vendono con i formaggini dentro, e dei semi di basilico che non sapevo come conservare...così, è bastato un rivestimento ed i semini sono al sicuro...
Per chi ha voglia di dedicarsi al tema del riciclo...






venerdì 21 novembre 2008

Bioedilizia in Calabria


Il progetto vincitore del concorso per il nuovo areoporto di Lamezia Terme è stato vinto dallo studio di progettazione Engco (il cui sito è in fase di costruzione).
Non sono riuscita a trovare altre notizie sul loro conto. Ma è sicuramente un fattore positivo che l'opera sia stata pensata secondo i criteri della bioedilizia e della sostenibilità.
Sarebbe il primo esempio in Calabria!
e non è male cominciare con un areoporto....

L'architettura del manufatto vede un primo involucro in alluminio a curvatura variabile e strutture portanti su una seconda struttura cosiddetta a brise-soleil, che precede e avvolge la prima: ''la pelle esterna - spiegano gli estensori del progetto - racchiude la pianta su due livelli per assolvere a tutte le funzioni di un moderno scalo.

Andrebbe a sostituire completamente l'attuale struttura...su questo sono un pò dispiaciuta, perchè per quanto inadeguata ed obsoleta l'edificio è a mio avviso un monumento all'architettura degli anni '70. Certo la nuova concezione non lega in nessun modo con quella precedente...voi che ne pensate?
sono sempre troppo nostalgica?


Lo spazio e' scandito da strutture a vista che in modo ritmico comprendono le grandi pareti in cristallo che delimitano il perimetro e diventano la pelle trasparente dell'intero involucro''. Quattro ''buchi'' asimmetrici previsti in copertura, mettono in collegamento esterno ed interno, favorendo l'illuminazione naturale dello scalo. Il colore predominante dell'esterno e' il bianco, scelto sia per frenare il calore dei raggi solari, migliorando anche i consumi energetici. La struttura interna e' invece in acciaio e vetro, con sistemi di isolamento termico, acustico e di sicurezza. Grande attenzione, inoltre, agli interventi di ''lighting'' come componente essenziale della stessa architettura e dell'identita' strutturale. E tutto progettato secondo avanzati criteri bioclimatici, quindi eco-sostenibili, con sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e impiego di bioedilizia. La capacita' dello scalo sara' di circa 3,5 milioni di passeggeri l'anno.


mercoledì 19 novembre 2008

La Chiesa prende posizione

CALABRIA: PARROCI CONTRO LA 'NDRANGHETA A VIBO VALENTIA

(ASCA) - Vibo Valentia, 19 nov - Quattrodici parroci del Vibonese, una dello zone piu' a rischio, hanno sottoscritto e presentato un documento contro la 'ndrangheta, che soffoca l'economia e rende difficile la qualita' della vita.

''Via i mafiosi dalla Chiesa. E' ora che i parroci, i cristiani escano dalle sacristie per gridare basta alla criminalita'''. Ha detto don Tonino Vattiata, parroco di un paesino del vibonese, componente del comitato provinciale di Libera, che unitamente al vicario zonale, don Pietro Carnevale, ha presentato alla stampa nella sala del Valentianum di Vibo, un documento firmato dai 14 parroci della comunita' dell'Alto Mesima dal titolo ''Abitare il nostro tempo''. Il documento e' condiviso anche dal vescovo della Diocesi di Mileto, Mons. Luigi Renzo.

Partendo dagli '' omicidi, dalle estorsioni, dagli attentati incendiari, dai traffici illeciti, dai Consigli comunali sciolti per mafia, il documento e' un vero e proprio grido d'allarme contro la criminalita', che sta mettendo in ginocchio tutto il territorio, infliggendo un duro colpo alla democrazia e al diritto di convivenza, con un invito a coloro che sono nel mondo della criminalita' e a coloro che la favoreggiano ad abbandonare questo stile di vita, che e' in contrasto con gli insegnamenti di Gesu' nei Vangeli e che il loro ostentare una pseudo - fede in Dio e nei Santi - non puo' trovare accoglienza presso Dio stesso e rifacendosi al documento dei vescovi contro la ''ndrangheta di qualche anno fa - hanno ripetuto: '' se non vi convertite perirete allo stesso modo''. Durante la presentazione del documento, don Vattiata ha aggiunto che non e' accettabile che c'e' gente, imprenditori, politici che ogni domenica vanno a messa e che una volta usciti vanno a braccetto con la mafia. Il documento aperto a tutti gli altri parroci del vibonese, sara' letto domenica prossima durante la Messa e poi distribuito e attaccato sui muri sotto forma di manifesto. Ma non e' soltanto questa l'iniziativa dei parroci della comunita' dell'alto Mesima. Gli stessi firmatari stanno esaminando anche le feste religiose, l'incanto dei Santi e via di seguito, dove i mafiosi fanno la loro parte. Un modo concreto, insomma, per passare dalle parole ai fatti. E su questa strada sembra che vogliano andare fino in fondo nel solco del Vangelo.


Sono cattolica ma onestamente non vado mai in chiesa...proprio per un disconoscimento del ruolo che hanno avuto finora parroci, preti sacrestani & co.
Però quello che stanno facendo questi parroci è ammirevole, usano finalmente la loro autorevole voce per condannare chi si macchia di un peccato grave come quello della collusione mafiosa.
bravi!

Crespelle di castagne

Una dose di dolcezza per affrontare meglio i primi freddi dell'autunno:



Ingredienti
farina di frumento 130 g
farina di castagne 70 g
zucchero semolato
confettura di arancia
confettura di lamponi
burro
zucchero a velo
acqua minerale gassata
sale

*le dosi sono per 12 persone

Preparazione
Setacciate e mescolate le due farine e mettetele in una ciotola con un cucchiaino di zucchero e un pizzico di sale. Unite un pò alla volta le farine con tanta acqua gassata quanta ne serve per ottenere una pastella morbida.
Prendete una padellina antiaderente e ungetela con un velo di burro e lasciatela scaldare. Versate nella padella un mestolo e ottenete una crespella. Ripetete l'operazione per ottenere 12 crespelle. Sistematele su un piatto da portata, cospargetele di zucchero a velo e servitele calde mettendo accanto un po’ di confettura di arancia e lamponi.
Buon appetito!

lunedì 17 novembre 2008

giustizia farlocca

E' di qualche giorno fa la notizia delle sentenze emesse al processo dei fatti avvenuti all'interno della scuola "Diaz" durante il G8 di Genova.
Non se ne parla più, un veloce resoconto in TV e poi niente più.
Eppure continua a rieccheggiare nelle mie orecchie:
Solo 7, o 8?, poliziotti accusati di aver picchiato ingiustamente i ragazzi ospiti della scuola, condannati e presto fuori perchè ormai il processo è andato in prescrizione (ma che vorrà mai dire questa parola? - prescrizione -), gli altri, i capi, sono stati tutti assolti per mancanza di prove...


Settimana scorsa sono andata al cinema a vedere l'ultima opera di Clint Eastwood, Changeling con una bravissima e magrissima Angelina Jolie.Il film è ambientato negli anni '20 e '30 del secolo scorso ma lo trovo quanto mai attuale. Parla dell'abuso di potere. Di come spesso si approfitti del proprio status quo per perseguire i propri interessi, calpestando i più basilari diritti umani...

Mi vergogno della nostra "giustizia" italiana. Sono dispiaciutissima per tutti quei ragazzi stranieri che, non solo hanno avuto l'accoglienza delle mazzate e delle manganellate, ma non hanno potuto vedere soddisfatto il proprio riscatto....e torneranno a casa loro con un ricordo dell'Italia tristissimo. Credo proprio che non torneranno mai più nel nostro paese.



Se vogliono trasformarci tutti in burattini senza cervello e giostrarci come gli pare e piace no! DOBBIAMO RESISTERE!
Pensiamo con la nostra testa sempre!

Pubblico un articolo sull'argomento preso dal sito 19luglio1992:


Vergogna!
Rubriche - Le vostre lettere
Scritto da Francesca Polici
Lunedì 17 Novembre 2008 10:45
“La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale.”
(Amnesty International)
È stata questa l’espressione utilizzata dall’ “Amnesty International”, per definire gli episodi di sconvolgente violenza che caratterizzarono il G8 di Genova nel 2001.
Migliaia di pacifisti si erano riuniti a Genova per protestare, per protestare contro un fenomeno sempre più in crescita, per protestare contro un sistema malato e credendo ai loro principi, ai loro valori, si battevano per un mondo migliore. Nessuno sapeva che quei giorni sarebbero stati il loro incubo, il loro inferno, con cui avrebbero dovuto fare i conti per il resto della loro vita, svegliarsi ogni giorno e tornare a vivere quell’inferno, quell’inferno che ha segnato e cambiato la vita di tutti coloro che ancora riuscivano a sperare ed a credere in qualcosa.
Quello che è accaduto in quei giorni di Luglio, è qualcosa di indescrivibile. Giovani di ogni età e sesso, giornalisti, medici, pestati a sangue dalle forze dell’ordine, da quei stessi dipendenti dello Stato da cui noi liberi ed onesti cittadini dovremmo sentirci tutelati.
Non possiamo scordare quanto accaduto all’ interno della scuola “Diaz”, una vera e propria “macelleria”.
All’interno della scuola, c’erano decine e decine di ragazzi che stavano dormendo, svegliati da selvagge manganellate, del tutto confusi, inermi, impauriti, disperati, doloranti. Muri e pavimenti ricoperti di sangue, ed una ragazza a terra con la testa immersa in una pozza di questo fardello, mentre tutto ciò che si riusciva a sentire intorno erano urla e grida di dolore, pianti soffocati, e la disperazione, si percepiva, si toccava, si sentiva.
Ancora più sconvolgenti però, furono le torture di Bolzaneto inumane e degradanti. Dita spezzate, pugni, calci, manganellate, bruciature con accendini e mozziconi di sigaretta, bastonate alle piante dei piedi, teste sbattute contro i muri, taglio dei capelli, volti spinti nella tazza del water e poi marchiati, insulti, botte, umiliazioni. Questo è quello che accadde nel “carcere del G8”.
E purtroppo questo è quello che rimarrà impunito…
Per chi lo avesse dimenticato, in questo quadro di orrore, un giovane attivista pieno di ideali, in Via Tolemaide, nel quartiere Foce di Genova, il 20 Luglio 2001, perse le vita. Questo giovane si chiamava Carlo Giuliani, e a spegnere la sua vita è stato il colpo di una pistola, la pistola del carabiniere Mario Placanica, (assolto il 5 Maggio 2003).
Ed oggi, dopo 7 anni, quel che resta di questa terribile e traumatizzante vicenda, è solo tanta rabbia, tanta delusione, delusione nei confronti di una giustizia che non ha svolto fino in fondo il suo compito, una giustizia che ha preferito proteggere uno sporco boicottaggio di Stato e rendere impuniti tutto questo odio, questa violenza, questa crudeltà gratuita.
La sentenza è stata accolta con parole di vergogna, da parte delle vittime dei pestaggi: soltanto 13 condanne, 13 condanne con pene assolutamente insignificanti!
Vergogna per chi non ha avuto giustizia, vergogna per il dolore di un padre cui è stata strappata la vita del figlio, vergogna per i danni permanenti tanto fisici quanto psicologi delle vittime pestate, vergogna per lo scandaloso boicottaggio, vergogna per quelle forze dell’ordine che con la loro crudeltà hanno infangato quelle poche che ancora svolgono il loro mestiere valorosamente lontani dalla corruzione, vergogna per tutta quella classe politica che ancora difende tale crudeltà, vergogna per chi oggi dopo 7 anni ha il coraggio di dire “manifestanti? Mettiamo degli infiltrati e pestiamoli a sangue”, VERGOGNA!

Sono stata io a scrivere l' articolo "Vergogna", e ci terrei a fare delle precisazioni, in quanto dai commenti letti credo di non essere stata molto chiara.
Forse nel mio articolo è mancata una premessa a dir poco fondamentale: io personalmente non credo nel modo più assoluto che le forze dell' ordine siano tutte rappresentate da coloro che erano presenti quei giorni a Genova, credo piuttosto che il comportamento vergpgnoso e scandaloso di quelle forze dell' ordine a Genova abbia infangato il nome di tutti quei poliziotti che rischiano la loro vita ogni giorno con il loro mestiere, e mi dispiace se le mie parole siano state fraintese, soprattutto perchè ho massimo rispetto per queste forze dell' ordine.
Quanto a Carlo Giuliani, credo che ognuno abbia le proprie teorie, criticabili o meno, ma indipendentemente da ideologie politiche, ci tengo a chiarire la mia posizione in merito: sicuramente non è paragonabile la vicenda di questo giovane con quanto accadde nella diaz e a Bolzaneto, ma credo anche che se si vuole parlare dell' estintore di Carlo Giuliani, si debba parlare anche della stessa camionetta che era stata circondata dopo aver investito altri manifestanti, credo che si debba parlare anche delle motivazioni che hanno spinto questo ragazzo ad un gesto tanto forte. Sicuramente Carlo Giuliani ha le sue colpe, questo è fuori discussione a mio parere, ma da valutare è anche tutto il contesto, e soprattutto da ricordare l' avvenimento successivo alla morte di Carlo Giuliani, quando un poliziotto prese di forza la testa di un manifestante che stava lì, spingendola verso il cadavere con atteggiamento intimidatorio, inoltre da valutare sono anche quelle che furono le indignitose battute a Bolzaneto fatte ai manifestanti arrestati proprio sulla morte di Carlo Giuliani.
Ci terrei inoltre a fare un ulteriore precisazione: credo che ogni genitore davanti ad un dolore talmente grande, quale comporta la morte di un figlio, non sia opinionabile, ognuno ha reazioni differenti, e personalmente non mi sento di colpevolizzare il padre di Carlo Giuliani per l' atteggiamento avuto nell' intervista, nè tanto meno di giudicare il suo ruolo da padre, in quanto non lo conosco affatto.
Inoltre concordo con Salvatore Borsellino, perchè il mio titolo era proprio riferito alle vicende dlla Diaz e di Bolzaneto, e lo ringrazio infinitamente per aver pubblicato il mio articolo. Spero con tale intervento di aver chiarito le mie parole.
Francesca Polici



e ora...un pò di svago
In tema di riciclo dei rifiuti vi propongo un esercizio facile facile...
Prendete dei vecchi cartoncini, o vecchie scatole di scarpe, o carta che cmq buttereste.
Con le forbici tagliate dei rettangoli non troppo piccolo, ripiegateli e con un pennarello colorato a punta non troppo grossa disegnateci dei motivi.....et voilà!
Ecco i bigliettini per gli auguri di Natale!




giovedì 13 novembre 2008

Costruire Bio


Siamo sommersi. All'esterno, al'interno, ovunque le sostanze chimiche di origine petrolchimica ci avvolgono...ne respiriamo le piccolissime particelle... non c'è scampo!
non vi sembra una strana coincidenza che le percentuali di malati di tumore siano aumentati negli ultimi 50 anni, proprio in coincidenza del boom economico e dell'aumento della produzione di prodotti chimici...
A me sembra così evidente.
Solo le colle che usano per i mobili che ci mettiamo in casa forniscono una buona percentuale di esalazione tossiche...
Ieri sono stata ad un seminario di aggiornamento sul "costruire in bioedilizia", pratica che vorrei entrasse sempre più nel nostro modo di pensare la casa....come la raccolta differenziata.

Sapevo già che una buona parte dei prodotti usati per costruire le nostre case erano composti da sostanze tossiche (d'altronde non esiste ancora una dichiarazione di tossicità ufficiale! ora si ricorre alla certificazione eco e bio, che non sono ancora prese molto in considerazione).
Il famoso amianto usato nell'azienda Eternit, che tutti conoscono, è solo il capostipite di una serie di prodotti in commercio altamente tossici ed inquinanti; 
gli stessi detergenti per la casa!
 provate a guardare le etichette di un qualsiasi detergente per il bagno, per esempio. 
Troverete che sono cmq segnalati come prodotti tossici - il simbolo della X - ma siccome sono pubblicizzati in televisione come super efficaci, nessuno ci pensa più alla loro pericolosità per l'uomo e per l'ambiente, e così noi tutti usiamo questi prodotti per rendere linda la nostra casa incoscienti di arrecare un danno a noi stessi ai nostri cari e all'equilibrio ambientale.

E così è per i materiali che si utilizzano per costruire le case.
Dai materiali isolanti come il poliuretano agli intonaci cementizi con aggiunta di additivi chimici, alle colle per il parquet, alle vernici per proteggere (per far morire direi) il legno dei mobili. Se ognuno di noi analizzasse da cima a fondo la propria casa troverebbe molte fonti di inquinamento indoor, molto più di quanto si possa immaginare.




Purtroppo ancora costruire in bioedilizia è visto come l'ultima moda, e non ci si rende conto che invece è una emergenza!
Lo vedo tutti i giorni nel mio lavoro, non avendo una mia attività indipendente, mi trovo sempre un muro di diffidenza davanti quando cerco di proporre soluzioni alternative ed ecologiche, e cmq sempre considerate "care". E invece non sono poi tanto più care di una normale costruzione. 
Costruire in Bioedilizia è un investimento per il nostro futuro, per l'ambiente e per quello dei nostri figli.



Finora la nostra società ha corso incessantemente verso il Dio denaro non guardando in faccia a niente e a nessuno. E ora cominciamo a pagarne le conseguenze. Proprio la mia generazione.
Eppure nonostante ci abbiano tramortito con un sacco di stupidaggini, ciò che ci interessa ancora è la Vita! e non ci rinunceremo.
Anzi a tal proposito (molto pertinente con la voglia di vivere un pò meno con il costruire bio) vorrei manifestare la mia totale solidarietà a Franco Saragò, uomo coraggioso, un uomo d'altri tempi, un fiero condottiero della vita e dei suoi valori fondanti, vittima (a parer di cronaca) di un attentato. Auguro a lui e alla sua famiglia che vengano protetti totalmente dalle invidie e dalle cattiverie di chi non ha il coraggio di guardarsi dentro.
per saperne di più clicca qui.


lunedì 10 novembre 2008

PIANO CASA


07/11/2008 - La Calabria si attiva per il contenimento dell’emergenza abitativa. È stato sottoscritto un protocollo per il piano casa dalle amministrazioni Comunali di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme e Corigliano Calabro.

L’intervento prevede un investimento complessivo di 230 milioni di euro da destinare a tre direttrici: 60 milioni di euro per recuperare interventi previsti nei contratti di quartiere dei Comuni sottoscrittori dell’intesa; 155 milioni per il Piano di edilizia locativa e privata; 15 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia nelle abitazioni private che negli alloggi Erp, per le incompiute dell'Aterp e per contributi per l'acquisto di autoclave destinati alle case Erp.

Il programma, che secondo l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato e il vicepresidente Domenico Cersosimo ha un forte significato sociale, mira a coniugare la qualità con l’assolvimento delle esigenze abitative,operando anche per il recupero di aree degradate in comuni individuati con criteri legati alla popolazione, dove sono già in essere i contratti di quartiere.

A questo scopo è stato avviato un programma di 155 milioni di euro per l’edilizia locativa e privata per venire incontro alle necessità di particolari categorie come giovani coppie in difficoltà, anziani, extracomunitari e ragazze madri.

Dal 2004 ad oggi, sono circa 1200 le famiglie in attesa di un contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tutti i condomini di edilizia residenziale pubblica potranno accedere ad un finanziamento del cinquanta per cento a fondo perduto per dotarsi di una cisterna con autoclave”.

Il piano regionale cercherà di risolvere anche il problema del diritto alla cittadinanza. Esistono infatti situazioni di preclusione per persone che hanno difficoltà a fruire di servizi e attività per gli ostacoli dovuti alla condizione degli edifici abitativi. La scelta di sanare al 31 dicembre prossimo tutte le richieste relative all'abbattimento delle barriere architettoniche, che erano ferme dal 2004, risponde a questa esigenza.

Il bando all'indomani della sua pubblicazione sarà attivo e renderà possibile il finanziamento dei progetti che perverranno”.
(fonte)

giovedì 6 novembre 2008

monumenti verdi

Gli alberi, che meravigliose creature!
Testimoni silenziosi a volte di intere epoche. La maestosità a cui arrivano certi alberi secolari lascia senza fiato! In questa foto è mostrato un cipresso di quasi 400 anni. 
Vi assicuro che la foto non rende affatto il fascino e il senso mistico che si prova ad avercelo davanti. Questo albero nella Regione Toscana è protetto. Considerato albero monumentale, è soggetto a cure rigorose (secondo gli esperti di botanica, ora il suo invecchiamento procede molto velocemente) e non si può assolutamente abbatterlo.
In Calabria finora non esisteva nessuna legge che proteggesse i nostri alberi monumentali.
Gli ulivi vecchi, anche 300 anni, solitamente fanno la fine di essere sradicati e portati in qualche villa del nord.
 Ma forse qualcosa sta cambiando. Dopo la Legge sulla tutela delle aree boschive arriva quella per gli alberi monumentali.
E' stata presentata una proposta di legge in Consiglio Regionale:


Una proposta di legge finalizzata alla tutela dello straordinario patrimonio di alberi monumentali e di pregio, nonché della flora spontanea calabrese è stata presentata giovedì alla stampa nel corso di una conferenza organizzata dal relatore On. Bruno Censore nella sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale, a Reggio.
Alla presentazione del testo, che rimane aperto ad ulteriori contributi e integrazioni, erano presenti, oltre allo stesso On. Censore, il Presidente del Consiglio Regionale, On. Giuseppe Bova, il Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato, Ing. Vincenzo Caracciolo, il Professore Giovanni Spampinato, botanico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Assessore all’Ambiente della provincia di Vibo, Dott. Francesco Marcianò e Pino Paolillo del Programma di Conservazione Ecoregionale del WWF.
Durante tutti gli interventi è stata sottolineata l’importanza di un provvedimento di legge, la cui approvazione si auspica rapida ed efficace, che colma un vuoto notevole in una regione caratterizzata da numerosissimi esempi di patriarchi arborei ultracentenari che rischiano di essere abbattuti, danneggiati e sradicati per essere venduti: per non parlare dei numerosi endemismi di specie, magari meno vistose, ma non meno importanti come testimoni viventi di ere passate e situazioni climatiche diverse da quella attuale.
E’ il caso, più volte richiamato, del commercio di ulivi secolari che vengono estirpati e inviati su grossi Tir anche in località del nord o di specie rare minacciate dalla scomparsa di habitat particolari.
Il progetto di legge prevede l’istituzione di Consulte provinciali composte dai rappresentanti del mondo politico, scientifico e protezionistico e la stesura di registri degli alberi e delle specie di pregio da sottoporre a norme di tutela sul rispetto delle quali sarà chiamato a vigilare il personale del Corpo Forestale dello Stato.
Da più parti è stata ribadita la necessità di coinvolgere anche i cittadini e le scuole, al fine di far comprendere l’importanza e il valore non solo estetico, ma anche storico e civile della tutela e della valorizzazione sia dei vecchi “patriarchi” arborei, autentici monumenti della natura, che delle umili e spesso sconosciute piante erbacee della straordinaria flora calabrese.


martedì 4 novembre 2008

EUGENIO BENNATO A ZAMBRONE



Sono una grande fan di Eugenio Bennato. Stasera terrà un concerto a Zambrone (VV) e non potrò esserci. Mi piacerebbe avere una testimonianza.
Lancio un appello. Se qualcuno di voi o dei vostri amici sarà presente, fatevi lasciare una testimonianza. L'energia che si respira nei suoi concerti è davvero magica.
Per una volta un grande che predilige il Sud! non lasciamocelo scappare!

PANE DI CASTAGNE E AMBIENTE

 
visto che l'autunno si è deciso ad arrivare mi sembra una buona idea celebrarlo con il suo ingrediente d'eccellenza: la castagna.
Qui a Firenze se ne trovano poche, ma le farine abbondano (perchè sono quelle dell'anno scorso) perciò lanciamoci in questa gustosa ricetta per un pane diverso dal solito e carico del sapore autunnale.





Tempo di preparazione: 30'
Livello di difficoltà: 3

Ingredienti
1/2 kg.. di farina di grano duro
500 gr. di farina di castagne
35 g. di lievito di birra
sale
acqua quanto basta

Preparazione
Mescolate le due farine, prendetene 250 gr. ed impastatele con il lievito sciolto nell'acqua tiepida, formando un panetto morbido.
Mettetelo a lievitare ben coperto in un posto caldo.
Quando sarà raddoppiato di volume, procedete alla preparazione del pane come segue: versate la farina rimasta in un recipiente capace , fate un buco al centro e metteci :il panetto lievitato che scioglierete aiutandovi con dell'acqua tiepida ed una presa di sale fino.
Impastate in modo energico con i pugni e rigirando la pasta più volte, bagnandovi le mani o aggiungendo ancora dell'acqua, se necessario.
Continuate fino a che l'impasto non sarà diventato elastico e compatto.
A questo punto spolverate di farina un piano e date alla pasta la forma che preferite (rotonda o allungata), mettete il pane sulla teglia del forno e fatelo lievitare per circa due ore.
Per sapere se è perfettamente lievitato fate una piccola pressione con un dito, se questa si ricompone subito, vuol dire che il pane ha raggiunto la giusta lievitazione.
A questo punto sbattete in una ciotola, un bicchiere di acqua con un poco di olio di oliva e spennellate la superfice del pane prima di infornare.
Fate cuocere circa per un'ora a 200 gradi.
Una volta sfornato, avvolgete il pane in un panno pulito e lasciatelo riposare per qualche minuto prima di consumarlo.
E' uso in Calabria segnare sia il lievito che il pane incidendo una croce al centro della superficie.

Ed ora ci tengo a segnalare un evento importante, sia per l'argomento trattato sia per l'interesse crescente che la nostra Regione concentra su di esso:

Conferenza Regionale sull'Educazione Ambientale

La città di Crotone è sempre molto attenta alle tematiche ambientali e questa conferenza è un ottima occasione per tutti i soggetti che a livello regionale sono impegnati in esperienze nel campo ambientale, educativo e formativo: scuole, centri di educazione ambientale, istituti di ricerca, associazioni, cooperative, enti locali. Lo scopo è quello di definire le migliori strategie per lo sviluppo dell'educazione ambientale in Calabria. Da non perdere!

lunedì 3 novembre 2008

Mostra Fotografica a Reggio

Reggio Calabria. Dal 9 al 22 novembre il festival del fotogiornalismoNovembre 3, 2008Si svolgerà in riva allo Stretto dal 9 al 22 novembre la prima edizione del “Reggio Photo Fest”, il festival del fotogiornalismo italiano e internazionale, organizzato dall’associazione culturale “Ateraster” e dall’assessorato comunale ai Beni Culturali e Grandi Eventi retto da Antonella Freno con la direzione artistica dei fotoreporter Francesco Cufari ed Adriana Sapone. Il Festival sarà un’importante occasione per conoscere importanti autori della fotografia internazionale, che giungeranno a Reggio Calabria per esporre le loro opere. Si parlerà di fotogiornalismo nella sua essenza, valicando il confine della dicotomia delle parole legate alle immagini; si parlerà di fotografia e del suo impatto comunicativo. Quattrocento gli scatti provenienti da tutto il mondo e ‘catturati’ da esponenti di spicco del fotogiornalismo.
LE MOSTRE- “Terra”, di Sebastiao Salgado. Uno dei più importanti fotografi umanisti contemporanei, è presente al festival con le fotografie scattate tra i poveri di San Paulo del Brasile. La mostra è allestita in collaborazione con l’Istituto Statale di Istruzione Secondaria “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto (TV);

- “I fotografi dell’Associated Press”, la più importante agenzia di stampa internazionale, americana, è presente all’evento con le immagini di : Domenico Stinellis, fotografo e photo editor della sede romana dell’agenzia, Andrew Medichini, Gregorio Borgia, Pier Paolo Cito, Alessandra Tarantino, Corrado Giambalvo, Antonio Calanni, Luca Bruno e Beatrice Larco. Un percorso che condurrà il visitatore nella storia contemporanea attraverso le fotografie scattate durante le guerre nei paesi Medio Orientali, per passare alle Olimpiadi di Pechino, al Vaticano con l’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II e il suo successore Papa Benedetto XVI; dai personaggi dellla politica italiana, alle stars del cinema e dello sport. Da 150 anni l’AP è testimone del mondo e dell’Italia.

- “Con il cuore negli occhi ” di Luciano del Castillo giornalista dell’agenzia ANSA, presenta una raccolta di ritratti e storie di varia umanità incontrata ai margini del suo lavoro;

- “Due popoli vinti” di Pier Paolo Cito, finalista al premio Pulitzer 2007 e vincitore del Picture of the Year International 2008, nonché fotoreporter dell’Associated Press, prestigiosa agenzia di stampa internazionale. Cito, presenta una selezione di fotografie scattate durante il conflitto israelo-palestinese;


- “Come in uno specchio” di Fabrizio Villa, ventisei ritratti realizzati in Eritrea in collaborazione con l’Unicef;

- “Sri Lanka: le barche degli sms” di Davide Bolzoni è il racconto di una delle tante opere realizzate attraverso le donazioni effettuate dagli italiani tramite gli sms dopo il terrible tsunami che distrusse le vite e il futuro dello Sri Lanka.
- “Nel nome delle donne”, raccoglie invece i lavori di venticinque giornaliste “di scatto”, italiane ed estere. Il loro lavoro, intimistico e determinato, testimonia la notizia “catturata” dall’occhio sensibile di una donna.
- “Itinera#1”, la mostra promossa dalla FPA, i fotoreporter professionisti associati. Ottantuno fotogiornalisti racconteranno al visitatore i fatti avvenuti nella capitale nel corso del 2007.


- “Per amore di cronaca”, dei fotoreporter Franco Cufari e Adriana Sapone, corrispondenti rispettivamente di Ansa e Associated Press e fotoreporter dei quotidiani locali “Calabria Ora” e “Il Quotidiano della Calabria”, nonché direttori artistici della manifestazione. La loro mostra è un percorso all’interno della vita quotidiana urbana di Reggio Calabria. I contrasti, le mille sfaccettature di una città in continua evoluzione; veri e propri palinsesti del tempo, vengono raccontati con estrema sensibilità, nella compostezza della notizia e del rispetto umano.


Nell’ambito del “Reggio Photo Fest” che sarà ospitato nell’elegante cornice rappresentata dal foyer del teatro “Francesco Cilea”, sarà allestita anche la mostra “Reggio in pixel”, il contest fotografico dedicato alla città e alle sue bellezze. Un’occasione, che il comune di Reggio Calabria, insieme ai due direttori artistici, ha offerto ai tanti appassionati di fotografia. Novanta le opere in esposizione. I vincitori, selezionati da una giuria di professionisti, saranno premiati da un noto fotografo di livello nazionale. L’evento non si ferma solo alle mostre fotografiche. Uliano Lucas, uno dei padri del fotogiornalismo italiano, terrà un incontro per presentare il suo ultimo libro fotografico “ ’68 un anno di confine”. Il maestro racconterà, dopo quarant’anni e oggi di scottante attualità, la protesta giovanile. Sarà affrontato il “movimento” in Italia con le sue “ribellioni” di piazza, le istanze di rinnovamento, i protagonisti della politica e della società. Attraverso le sue foto e quelle di altri fotografi (Mulas, Cerati, Colombo, D’Amico), Lucas “scrive” il diario di quei giorni del ’68 vissuti in prima linea dietro la sua Leica. Nel programma del Festival, che sarà inaugurato, domenica 9 novembre alle 12, alla presenza delle autorità cittadine e dei fotoreporter presenti all’evento, è stata organizzata anche una conversazione sul fotogiornalismo. All’incontro saranno presenti esponenti del panorama editoriale italiano.