venerdì 26 giugno 2009

legge antisismica speciale per la Calabria

26-06-2009
CALABRIA: INCARNATO, PRESTO REGIONE AVRA' LEGGE ANTISISMA

(ASCA) - Catanzaro, 26 giu - ''La Calabria avra' presto la sua legge sismica e sara' tra le migliori d'Italia''. Lo afferma l'assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato. ''E' la prima volta, infatti, che un regolamento prevede - spiega Incarnato - di sondare, con estrema precisione, zona per zona e non a campione quelle che sono le caratteristiche del territorio''. ''Negli uffici che abbiamo decentrato in tutta la Regione - spiega Incarnato - ci saranno i nostri tecnici, formati con corsi all'universita'. Il controllo sara' capillare, e riguardera' le caratteristiche del territorio, del fabbricato e del grado di rischio sismico''.

''La Calabria si dotera', quindi, di un importante inventario - afferma Incarnato - che, fino a oggi, non c'era stato.

Sara', inoltre, una legge altamente innovativa, grazie una progettazione rigorosamente informatica con corsi di formazione pensati ad hoc dalla Regione Calabria e gia' iniziati''.

''Abbiamo analizzato tutto il territorio per fare una legge all'insegna della trasparenza, supportati da centri di studio internazionali - aggiunge Incarnato - perche' noi non possiamo mettere a rischio i nostri fabbricati''.

''Gia' nel 2006 la Giunta regionale aveva deliberato una convenzione per mettere a punto il complesso regolamento antisismico. Molto prima dei tragici fatti dell'Aquila ci siamo messi in moto per tutelare il nostro territorio. Sulla legge non mettiamo il copyright - conclude l'assessore ai Lavori Pubblici - e speriamo venga imitata anche da altre regioni. Per noi e' un motivo di orgoglio. I corsi di formazione per i dipendenti regionali verranno presto estesi a Province, Comuni e Comunita' Montane''.

martedì 23 giugno 2009

raccolta differenziata porta a porta col singhiozzo


continuo a pubblicare le foto che ho scattato nel mio percorso lungo il centro storico di Vibo Valentia e nel frattempo volevo affrontare un tema per me sempre molto sentito:


La raccolta differenziata

Avevo già accennato qualche post fa dell'assoluto impegno del comune della mia città ad iniziare correttamente la raccolta differenziata porta a porta.

Oltre chè partire in ritardo rispetto ai tempi stabiliti....e va bè possiamo pure perdonarli,
oltre chè passare di giorno invece che di notte a ritirare i sacchetti depositati dai solerti cittadini la sera prima sul marciapiede sotto casa (secondo le regole dettate dalla società Eurocoop incaricata della raccolta), con conseguenze nefaste per i commercianti che si vedono costretti a sopportare la vista dei sacchetti anche fino al giorno dopo (perchè qualche volta si dimenticano di passare!).

Così è successo nei miei 6 giorni di permanenza a Vibo Marina.
Ho lottato con tutte le mie forze per abituare mia madre a differenziare i rifiuti, seguendola e confortandola nella sua iniziale e comprensibile confusione...e poi dovermi scontrare con il suo scetticismo nel constatare che i suoi sforzi venivano premiati con il completo abbandono.
Ma non ho mollato.
Ho chiamato il numero verde fornito dalla stessa ditta e dopo ripetuti tentativi durati due giorni (mi rispondeva sempre un messaggio registrato che diceva: l'operatore è momentaneamente occupato...riprovare più tardi) finalmente mi ha risposto una gentile signorina a cui ho fatto la mia segnalazione e a cui ho richiesto il ritiro dei rifiuti ingombranti.
Il giorno dopo i rifiuti della differenziata sono spariti.

Domenica la mia mamma, convinta della bontà dell'iniziativa ha portato giù i rifiuti ingombranti secondo gli accordi presi telefonicamente.
Purtroppo però anche questi sono rimasti abbandonati sul marciapiede per più giorni...e effettivamente ad oggi non so ancora se sono stati ritirati.
Ebbene il cittadino ci sta mettendo la sua buona volontà, ma ancora una volta il servizio, mi duole dirlo, è in mano a gente incompetente.


Oltre a questo argomento volevo segnalare la pericolosità che una proposta sta avanzando in questo ultimo periodo a Vibo Marina:
la possibilità di bruciare i rifiuti ed i pneumatici vecchi come combustibile per alimentare il cementificio dell'Italcementi di Vibo Marina.


Se ne sta parlando tantissimo ed al momento esiste un dialogo tra l'azienda proponente ed il Comune. L'associazione per l'autonomia di porto santa venere sta promuovendo una forte campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza sui probabili effetti nefasti che tale pratica causerebbe alla salute dei cittadini e dell'ambiente.

A tal proposito vorrei contribuire pubblicando in formato pdf (scaricabile anche dal sito di Stefano Montanari esperto in nanodiagostica) un rapporto medico sugli effetti delle polveri sottili emanati nell'ambiente scritto da Juliet Duff dell'Irish Doctors Environmental Association (IDEA). per aprire il file clicca qui

lunedì 22 giugno 2009

Vibo Valentia






Sono appena rientrata da Vibo. I lavori in casa di mia mamma proseguono e sono quasi giunti al termine. Nonostante le prime perplessità dell'impresa dovute alla mia presenza e alle proposte un pò fuori dal loro ordinario, mi ritengo abbastanza soddisfatta.
Presto pubblicherò qualche immagine dei particolari finiti. Per ora c'è ancora tanto caos (scatole accatastate ed oggetti poggiati alla rinfusa).
Una delle scoperte che ho fatto e che mi ha lasciato grdevolmente sorpresa è che la città di Vibo Valentia nasconde veri e propri tesori.
Una mattina mentre aspettavo mia madre che sbrigava una commissione mi sono inoltrata a piedi verso la zona più alta della città, nonchè il vero centro storico.
Voglio condividere con voi le immagini che ho catturato:














mercoledì 10 giugno 2009

COHOUSING



Ieri sono stata a Milano, per incontrare i promotori di, se vogliamo dirla così, un nuovo stile di vita.
In realtà la loro filosofia si basa su un vecchio e super collaudato sistema di convivenza civile basato sulla piccola comunità.
Un pò una rivisitazione delle piccole comunità nate negli Stati Uniti durante il 1800 sul modello del la città giardino di Howard.
Ho scoperto questa community su internet (probabilmente lo cercata per averne sentito parlare su qualche rivista), vi invito a visitare il loro sito per capire meglio di cosa sto parlando: www.cohousing.it.
Tre anni fa li contattai perchè cercavo casa e mi piaceva l'idea di un modo di vivere sostenibile ma soprattutto mi piaceva l'idea di portare l'ambiente da paesello (dove tutti si salutano e ti chiedono come stai e non passi mai inosservato) in città.
Ma essendo operativi solo a Milano non hanno potuto aiutarmi...fino a qualche giorno fa. Mi hanno contattato tramite e-mail per invitarmi alla presentazione del loro programma di partnership in qualità di possibile partner (possibilità di lavoro dunque oltrechè di una casa).
Bene, ci sono andata.
La riunione si è tenuta in aula IV alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
Dove ho trascorso intere giornate...è stato un pò un salto indietro nel tempo...e mi sono vista io matricola...affascinata ed allo stesso tempo terrorizzata da un ambiente così grande e dispersivo. Ho persino rivisto il vecchio custode (sempre uguale :)) un pò più imbianchito dagli anni...che emozione!
Per di più a questa riunione hanno partecipato anche due miei ex colleghi di corso che mi hanno fatto rivivere le lunghe giornate di fatica studentesca.
Vabbè, bando ai miei pensieri personali che credo vi interessino poco, in sostanza se qualcuno di voi è interessato a vivere secondo questa filosofia di condivisione e sostenibilità anche nella vostra città (almeno 75000 abitanti, anche se non è vincolante, l'importante è raggiungere un numero considerevole di persone) è possibile. Ci saranno 30 partner in tutta Italia ad occuparsi di voi...e forse ci sarò anch'io. Non ho ancora deciso. Ci sono alcune questioni pratiche da risolvere ma sono molto attratta da questa esperienza.
Magari potete dirmi se voi lo fareste questo passo. Intendo se vi piacerebbe vivere (e comprar casa) in un ambiente così strutturato. Ripeto, visitate il sito è molto più esaustivo di me!
Per il resto che dire...Milano mi ha fatto davvero impressione! avevo dimenticato la capacità di questa città di farti sentire così piccolo...anche se alla fine sono riuscita a chiacchierare con un sacco di persone e a rivedere un vecchio caro amico che porto sempre nel cuore.
perciò grazie Milano

venerdì 5 giugno 2009

la fortuna

Ho un pensiero in testa che mi ha accompagnato finora e che ha reso la mia giornata migliore.
Ci pensavo stamani, mentre venivo al lavoro, in auto.
Pensavo a come è bello tornare a casa e trovare un pasto caldo, sapere che c'è una persona che ha aspettato te, proprio te per cucinare, preparare la tavola e permetterti di rilassarti per un pò.
Mi sono sentita davvero fortunata. E fortunata lo sono.
Ogni giorno, per il mio lavoro, ho a che fare con gente ricca.
Ricca nel senso di possesso di enormi quantità di beni materiali.
Ogni giorno devo misurarmi con un mondo che non mi appartiene. Non lo sapete, ma sicuramente dai miei post lo avrete capito, a me piace far rivivere le cose vecchie, il valore che do agli oggetti non ha nulla a che vedere con le marche o con il prezzo. Di solito quello che recupero è roba che altri scartano...Si certo anche a me ogni tanto piace comprare..ma ho davvero il terrore dello status symbol puramente commerciale.
Immaginatevi, dunque, in che stato di altalenante disagio mi trovo il più delle volte.
Non sempre effettivamente, perchè poi certi discorsi non li prendo mica sul serio! ma a volte non ci riesco. A volte tutto questo lusso mi confonde. Mi allontana un pò dalla qualità della vita che vorrei nel mio mondo.
Non voglio mica sputare nel piatto in cui mangio, per carità. Sono profondamente grata a queste persone di permettermi di lavorare e di fare cose che molti non mi lascerebbero mai realizzare.
Anche se la bellezza è molto relativa a parer mio.
Insomma, erano un pò di giorni che mi sentivo stranita, per via delle ultime difficoltà economiche riscontrate dal mio amore, dalla preoccupazione sul futuro, da come organizzare, gestire, pianificare...bla bla bla...tutte cose di stressante quotidianità che mi stavano a poco a poco spegnendo.
Bene.
Ieri sera torno a casa, molto tardi, erano quasi le 20. Durante il tragitto pensavo proprio che non avevo voglia di cucinare nè di fare altro e che sarei andata volentieri a letto presto. la giornata era stata un pò faticosa. 
Arrivo a casa e  trovo il mio tesoro intento a lavare le ultime stoviglie, con in forno acceso un delizioso coniglio alla cacciatora, con i panni già lavati e stesi, con il letto rifatto e sicuramente qualcos'altro che mi è sfuggito.
Mi sono detta e ora che faccio? mi sembrava quasi assurdo la possibilità di rilassarmi senza sensi di colpa. E' stato meraviglioso!
Lasciarsi coccolare è una fortuna che pochi hanno e che non dipende dalla quantità di denaro che hai. Desiderare di avere sempre di più può essere molto pericoloso, può cambiare tutta la percezione della realtà e talvolta accecare completamente.
Momenti come quelli di ieri sera, al contrario aumentano la voglia di fare e di godere di ogni piccola conquista. Non dimenticatelo mai.
Gli affetti e i gesti di amore che riceviamo sono quanto di più prezioso possediamo al mondo.

mercoledì 3 giugno 2009

salviamo l'Amazzonia

Non so cosa stia succedendo alle televisioni italiane, ma per la prima volta ieri sera hanno lanciato l'allarme, tramite il tg speciale della sera su rai uno, del pericolo che stiamo facendo correre all'ambiente a causa della intensa deforestazione dell'Amazzonia, uno dei più importanti polmoni verdi del nostro pianeta.
Il servizio, un pò povero, è stato comunque scioccante: vedere ettari di foresta rasa al suolo fa davvero un effetto raggelante!
La causa principale della deforestazione sembrerebbe l'intensa attività di allevamento bovino che interessa quell'area.  A me sinceramente mi suona un pò strano.
Sicuramente questa sembra essere una delle cause, molto probabilmente il Brasile esporta talmente tanta carne bovina anche qui da noi. Questo starebbe a significare che la domanda di carne brasiliana è altissima per giustificare la deforestazione annuale di aree grandi quanto la Toscana (secondo i dati riferiti da Greenpeace, ospite del tg, nella figura del direttore italiano).
Ma chi è che compra tutta questa carne?
In Italia, per esempio, abbiamo una storia millenaria di macelli ed allevamenti.
Di certo a noi non manca...
Sono sicura che non ci hanno detto tutta la verità...
Manca sicuramente qualche tassello...per esempio il legno di questi alberi abbattuti, dove va a finire?
Restando nel dubbio è sicuramente un bene consumare carne propria, allevata e macellata in Italia, che tra l'altro è buonissima!

In Toscana la carne di vitello è molto pregiata, invece in Calabria è il suino, il re delle carni, soprattutto il suino nero, specialità allevata nella zona silana.
Noi calabresi amiamo il suino non c'è che dire, fa parte della nostra tradizione culinaria, ed in effetti per altri tipi di carne non siamo propriamente ferrati (a livello culinario intendo). 
Questo però non ci esula dal prenderci le nostre responsabilità e per contribuire a sanare questo stato di distruzione a cui i nostri "genitori" inconsapevolmente ci hanno predestinato.
Oggi sappiamo i danni e le conseguenze nefaste a cui ci portano alcuni comportamenti. Abbiamo il dovere di porvi rimedio cambiando le nostre abitudini, anche alimentari, ed insegnare ad i nostri figli a non commettere gli stessi errori.
A proposito di buone abitudini e di recupero di materiale (al fine di diminuire i rifiuti nell'ambiente), domenica, complice una splendida giornata di sole, ho dedicato qualche oretta al recupero di questo specchio trovato vicino ad un cassonetto qualche anno fa dal mio attento compagno. Il legno della cornice non è puro, si tratta di pasta di segatura ricomposta e pressata, ma esteticamente ha un suo fascino, perciò ho pensato che ridipingendolo di bianco avrei messo in risalto le onde gradevoli della decorazione (e poi il bianco salta meno all'occhio in una stanza molto piccola!)

Così mi sono goduta il sole, i fiori, l'aria fresca primaverile ed ho prodotto un bel pezzo di arredamento che, fatemelo dire, se avessi dovuto ricomprarlo avrei speso un bel patrimonio!