giovedì 27 marzo 2008

bisogna fare rumore!


Il sito “E adesso ammazzateci tutti” che nacque nel 2005 dopo l'omicidio di Francesco Fortugno è stato preso di mira giorno 24 marzo da persone ancora per il momento sconosciute.E' infatti andato in tilt: illeggibile la prima pagina, scomparsi i link alle rubriche, qualcuno è riuscito a penetrare nel server del sito, introducendo un vero e proprio virus, con l’ordine di replicare precise istruzioni. Aldo Pecora sulla vicenda ha infatti riferito che “Qualcuno è riuscito a violare i sistemi di protezione del server che ospita il nostro sito, introducendo un codice autoreplicante per rendere tutti i contenuti illegibili. Siamo subito intervenuti, lavorando per tutta la notte e riuscendo a salvare i contenuti del sito. Lotteremo, con tutte le nostre forze, per difendere la nostra libertà d’espressione ed il nostro diritto ad esercitarla. Non potranno mai zittirci”.

In occasione di questo increscioso evento Aldo Pecora ha raccontato di un altro episodio capitatogli nei primi giorni del mese di marzo: un incidente stradale mentre con Rosanna Scoppelliti si recavano a Roma. Qualcuno, in quel giorno, ha più volte cercato di tagliare loro la strada ma il colpevole è stato, fortunatamente, identificato dalla polizia stradale. “Non voglio dare nulla per certo - ha detto Pecora - ma quanto è accaduto è abbastanza strano. Non ho voluto rendere subito pubblica la notizia per evitare allarmismi, anche perché le indagini sono in corso'

Appresa la Notizia dei due episodi il deputato Franco Laratta dichiara:
'Tra morti ammazzati e nuove faide di mafia in Calabria, la nostra preoccupazione è enorme. Ma siamo certi che lo stato saprà e dovrà rispondere duramente. E’ però necessario che esploda l’indignazione della gente, dei giovani, della società civile. La mafia è il nostro nemico principale. Ma la Calabria saprà batterla definitivamente. Un altro episodio desta grande preoccupazione. Riguarda i giovani di ‘Adesso ammazzateci tutti’. Atti del genere dimostrano che chi lotta per la Giustizia è sempre in pericolo. Ma a Pecora e a Rosanna Scopelliti, insieme agli altri giovani dei movimenti antimafia calabresi, deve giungere forte la solidarietà e il sostegno della Calabria che vuole reagire, lottare e sconfiggere questo cancro che sta mettendo in ginocchio la nostra terra. Ma che non potrà e non dovrà mai vincere'.

2 commenti:

Pino Amoruso ha detto...

Piena solidarietà ai Ragazzi di Locri e....gran rumore come potrai vedere sul mio blog

calabrisella ha detto...

per pino: visto! sempre attento a queste tematiche! non bisogna abbassare la soglia di attenzione e cercare di diffondere il più possibile la verità