mercoledì 16 maggio 2007

Perchè non fuggire dalla calabria

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Ciao a tutti i calabresi , si sono Io CALABRISELLA DALL' Idea ai fatti...e si ...brava, hai vinto la scomessa....adesso però un' altra deve iniziare....è questa cari amici che amate la calabria è piu' dura e complessa......dire ad alta voce il vero CANCRO DELLA CALABRIA DA DOVE DERIVA.....è troppo semplice dire....la nostra gente...culturamente non va...ecc....NO:::NON CI STO....saremo pure testoni....ignoranti....ma la colpa e di chi ancora vuole che veramente restiamo in questo modo.......i POLITICI DI ROMA.....si cari amici.....DI ROMA.....perchè non analizziamo i fatti:

Raccontantarli tutti??? Impossibile...andiamo su quello attuale .....BANCA= USURA nella nostra terra ......Finanziamenti obittivo 1....truffa da parte dei politici Romani...(quindi importanti)...che già si preparano ad approffitare l'asse UE...concessione finanziameti....Roam studio per approffitare e speculare...dove??....in Calabria unica regione studiata ad Hoc ...per dare inizio a quella che sarà la possibile e definitiva MORTE della Calabria...investimenti per 5 anni...speculazione di massa-....e poi???.....le aziende non esisteranno piu'...i lavoratori che intanto mettono famiglia...faranno la fame...i politici investiranno i loro soldi RUBATI AI CITTADINI EUROPEI....nei paesi considerati paradisi fiscali...
Signori, persone che amate veramente la Calabria...o si da inizio adesso ad un movimento con le palle...unito con le altre associazioni di tutto il mondo che hanno interesse per la calabria...oppure" la velocità di regressione "( dal libro Perchè fuggire dalla calabria di Geva edizioni..Nicola Grillo)..sarà tale da non restare nella nostra terra, neanche quello che oggi è considerato il presente della regione.....il vecchietto del paese.....

con affetto...e tutti uniti c'è la faremo...
Attilio

3 commenti:

bruzia ha detto...

I politici hanno le loro colpe, ma, purtroppo, ritengo che in noi ci sia un'atavica passività. Bene, premesso questo, sono anche convinta (utopisticamente?)che ce la si può fare a scrollarci di dosso questo gene lasciatoci in eredità. Ecco perchè non voglio lasciare la mia regione. Il primo anno di università l'ho fatto a Milano, dopo l'euforia iniziale, ragazza giovane e provinciale,nei monologhi mi chiedevo: che ci faccio qui? io devo fare qualcosa per la mia regione. Ragazza ingenua. Ora donna, a volte mi sento invasa da quel gene che mi fa subire quello che la classe dirigente non fa. Vedo il loro non agire ma anch'io non agisco. Non vado a bussare alla porta dell'assessore addetto per ricordargli che le erbacce ai bivi sono pericolose, che gli arbusti, le strade disseestate non sono un bel vedere per chi arriva dall'autostrada...certo se si spazia con lo sguardo si vede la nostra bellissima costa..Anch'io, quando torno da Crotone, e sento il profumo di casa, vedo le rumorose impronte dell'incuria e poi mi consolo guardando il mare, la costa...
Mi incazzo, blatero con chi mi sta vicino e poi cala l'atavico silenzio che detesto che vorrei scrollarmi di dosso. forse scrivendo...faccio un piccolo passo

Anonimo ha detto...

non
bisogna
votare.
lo dico da anni, in questa calabria il voto è lo strumento che consente alla classe politica di perpetuare il loro potere di casta.
un non-voto di massa è una risposta alla loro volontaria incapacità di cambiare le cose.
effeci

calabrisella ha detto...

Il voto è stato faticosamente ottenuto a suon di lotte di popolo per togliere dalle mani dei privilegiati il potere decisionale che non garantiva a sufficienza il benessere di tutti....non dimentichiamoci la storia, non facciamo passi indietro.
certi diritti ereditati dai nostri genitori dobbiamo tenerceli stretti, e dobbiamo lottare per conquistarne degli altri..
ha ragione bruzia, dobbiamo alzare il culo dalla sedia quando qualcosa ci fa incazzare e far sentire in qualche modo il nostro disappunto, che abbia un effetto o no...
ci si può mai rammaricare per ciò che si è tentato?
non sempre le cose vanno come vorremo, dobbiamo essere pronti anche alle delusioni, e ciò vale in qualsiasi cosa della vita, ma nulla va lasciato al caso, non dobbiamo permettere che le nostre vite vangano decise dagli altri, politici, genitori, amici, chiunque. siamo noi che costruiamo la nostra identità con le nostre scelte e siamo noi che modelliamo il mondo che ci circonda con le nostre azioni..
per quanto riguarda i politici di Roma...bhè, a mio parere più di 600 km di distanza sono sufficienti a far dimenticare a qualsiasi politico i problemi che non vede, d'altronde è per questo che sono state introdotte le deleghe delle Regioni
sono i nostri politici a capo della Regione e delle varie Province a decidere tutto...lo dice la Legge(questo è Diritto Amministrativo-ora nn ricordo quale legge ma ve la farò avere al più presto), solo in alcuni casi l'ultima decisione spetta al Senato (nelle questioni che riguardano il paesaggio e i beni storici ed ambientali).
Perciò se quelle erbacce lungo la strada (se è provinciale compete alla Provincia se comunale al Comune...e in questi casi è facile lo scaricabarile) sono pericolose e protestiamo ma nessuno ci ascolta, allora si che il politico di turno nn merita di stare sulla poltrona che occupa ma merita decisamente di essere sputtanato pubblicamente per le sue inadempienze.