lunedì 17 settembre 2007

In attesa, senza pregiudizi

Scritto da redazione viboeconomia
venerdì 14 settembre 2007

Il presidente Sirgiovanni: vediamo quale sarà il progetto di Bianchi per il porto
Il Presidente Sirgiovanni nota come la visita del Ministro Alessandro Bianchi a Vibo Marina, nella quale ha esposto le sue idee per il trasferimento temporaneo di parte del traffico terrestre della Salerno- Reggio Calabria verso il porto, "ha scatenato violente polemiche che, al momento, appaiono basate sul nulla, in quanto non c'è alcun progetto concreto a supporto delle idee del Ministro".

Secondo il Presidente Sirgiovanni "occorre prioritariamente partire dalla conoscenza della situazione attuale del porto di Vibo Valentia. Oggi il porto è scarsamente utilizzabile sia per il traffico commerciale che per quello diportistico, in quanto la forte corrente di risacca verso il molo di sottoflutto limita fortemente gli attracchi e, in certe condizioni metereologiche, li impedisce completamente. Questa corrente, negli anni, ha creato delle caverne sotto le banchine sopraflutto compromettendone la stabilità, tanto che oggi sono evidenti vistose crepe. Le banchine, senza interventi strutturali, prima o poi crolleranno. Questo non è un fatto probabile, ma certo ed inevitabile. Inoltre, l'insabbiamento sul molo di sottoflutto ha ridotto la profondità dei fondali".
Proprio partendo da questa analisi, nei mesi scorsi, ricorda il Presidente del Consorzio Industriale, l'ente ha realizzato uno studio sulla messa in sicurezza del porto. "Lo studio, consegnato a Comune di Vibo Valentia, Provincia e Capitaneria di Porto, quantifica in circa 80 milioni di euro la realizzazione delle opere indispensabili, più altri 20 milioni necessari per consolidare le banchine. Con questa cifra si può dare al porto quella funzionalità che adesso manca. Si tratta di una cifra enorme, che certamente non può essere reperita attraverso i normali canali di finanziamento. Senza questi interventi, però, il destino del porto è segnato".

Quindi, Sirgiovanni dissente da coloro che in modo prevenuto dicono subito no ad un nuovo utilizzo del porto e pone una serie di domande, rivolte al Ministro Bianchi ed al Governo: "le sue idee comprendono anche il necessario progetto di rilancio dello scalo di Vibo Marina? Può essere una occasione per promuovere quegli investimenti che ormai appaiono indispensabili ed inderogabili? Può essere realizzato un progetto in cui al sacrificio di Vibo e dei vibonesi faccia da contraltare un miglioramento della qualità della vità? Verranno tutelati ambiente e sicurezza? Si potranno aprire prospettive di sviluppo che durino anche quando l'autostrada tornerà in funzione? Allo stato- conclude il Presidente Sirgiovanni- a queste domande non si può rispondere immediatamente, perché prima bisogna conoscere il progetto e su di esso valutare tutte le possibili ricadute, soppesando i pro ed i contro. Ma dire pregiudizialmente no ad ogni ipotesi vuol dire abbandonare il porto al suo destino, cioè alla sua futura inutilizzabilità".

mercoledì 12 settembre 2007

da un articolo del Quotidiano della Calabria

E' TUTTO VERO!


Il ministro Bianchi al porto di Vibo Marina e Giuseppe Ceravolo
Sempre il responsabile nazionale ai trasporti afferma di aver apprezzato le parole del Ministro, Alessandro Bianchi, sulle opportunità di sviluppo del sistema trasporti. Presente all’incontro di Vibo Marina, tra ministro e le autorità portuali ed istituzionali di Vibo e di Gioia Tauro, nel quale si sono gettare le basi per una linea comune volta alla ricerca di soluzioni
omogenee per ridurre i problemi alla popolazione coinvolta dalle opere infrastrutturali che da qui a poco dovranno avere inizio, l’esponente del Pdci commenta positivamente le indicazioni fornite dallo stesso rappresentante del governo.
«Saranno opere - dichiara ceravolo - che se saranno realizzate sicuramente porteranno molti vantaggi all'intera comunità delle Marinate, poiché le stesse potranno essere utilizzate, compresi alcuni siti che dovranno essere bonificati, per
insediamento di altre e nuove attività commerciali. Sarebbe tutto ciò per alcuni rappresentanti istituzionali delle occasioni
da cogliere. Ovviamente è tutto ancora da vagliare dettagliatamente e approfonditamente, prevedendo, in ogni caso, stanziamenti a giusta misura per tali iniziative, non a pioggia come spesso è successo in passato».
Per come riferito, tanti sono stati i temi trattati, a cominciare dalla viabilità stradale e di quella portuale, trattandosi di far collegare la zona a monte, quindi lo svincolo autostradale di Sant'Onofrio o di Pizzo, con Vibo Marina, affinché si disponga l'arrivo e la partenza di almeno quattrocento mezzi pesanti giornalieri da e per la Sicilia.
Si tratta, in sostanza, di creare le condizioni per ricevere un enorme flusso di carico e scarico per la durata di circa
quattro o cinque anni, individuando delle zone di sosta e delle nuove corsie.
Per quanto riguarda l'attività portuale è emerso, dall'Intervento del Comandante della Capitaneria di Porto,
che si dovranno sostenere delle modifiche strutturali di almeno un braccio del porto (allungamento), nonché stu-
diare metodi per il safonamento e per l'insabbiamento continuo già in essere dentro il porto, perchè sia più celere
e sicuro l'arrivo e la partenza di navi per il trasporto dei mezzi gommati.
Al fine di snellire il traffico su gomma, Ceravolo comunica che si è parlato del tratto ferroviario che dovrà essere
potenziato con l'immissione di almeno dieci treni giornalieri, con partenza da Rosarno o da Gioia Tauro, da e per
Reggio Calabria, anche con trasporto di mezzi a seguito del viaggiatore.
« Subito dopo l'incontro istituzionale - riferisce, terminando, l'uomo politico comunista - ho avuto modo di in-
trattenermi alcuni minuti con il Ministro, cui ho espsto le problematiche del settore dei trasporti ferroviari,
già segnalate in altre occasioni, raccomandandogli di seguire, soprattutto, quelle che riguardano la società
Trenitalia e che riguardano la paventata chiusura di diverse biglietterie, con la conseguente riduzione di perso-
nale a terra e sui treni, e, poi, di far aumentare i sistemi di sicurezza sui posti di lavoro.
Il Ministro mi ha invitato e rimandato per la questa settimana ad un incontro da farsi presso la sua segreteria
romana».
Orlando Accetta

lunedì 10 settembre 2007

Il porto di Vibo Marina uno scalo merci????

Un porto che guardi a Messina
Scritto da antonio scuticchio
domenica 09 settembre 2007
Il Ministro Bianchi vorrebbe farne uno scalo traghetti nel periodo in cui la A3 nel tratto reggino chiuderà. Ma...



Il porto di Vibo Marina
Vi fu, tanti lustri fa, un tempo in cui da Vibo Marina andavano ed arrivavano da Messina gli aliscafi. Una cosa che ricordano soltanto i più vecchi. Il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che ha i capelli bianchi, probabilmente se ne è ricordato e sabato 8 settembre ha voluto fare un sopralluogo sul porto per verificare se da lì si può traghettare per la Sicilia.

Perchè esiste, oggi, questa esigenza di creare un collegamento da Vibo Marina a Messina? Perchè ad ottobre chiuderà per lavori il tratto reggino della Salerno- Reggio Calabria fra Bagnara e Scilla. 14 chilometri nevralgici per tutto il traffico proveniente e diretto per la Sicilia. Specialmente per i mezzi pesanti diretti a Villa San Giovanni.

L'ammodernamento della A3 creerà probilemi insormontabili ai viaggiatori dello stretto. Non è possibile pensare che la ex statale 18 possa smaltire tutto il trasporto su gomma diretto agli imbarcaderi. E allora Bianchi sta pensando di far imbarcare i Tir prima di arrivare a Bagnara.

Vibo Valentia è uno scalo possibile, ha detto il Ministro. Non ci sono problemi per l'approdo. E qualche piazzale può essere sempre realizzato. L'ostacolo, semmai, è rappresentato dalle vie d'accesso al porto, troppo anguste per le centinaria di Tir che dovrebbero transitare da lì. La Vibo - Vibo Marina e la Pizzo -Vibo Marina sono delle ex mulattiere borboniche, forse troppo anguste per sopportare una pressione veicolare del genere. E potrebbero rappresentare il motivo per cui il Governo, quando deciderà, non potrà prendere in considerazione il porto di Vibo Marina.

E dire che di rifare la strada che porta dalla città alla marina se ne parla da oltre un ventennio. Ma, in questo lasso di tempo, non è stato realizzato altro (realizzato tanto per dire) che un protocollo d'intesa ai tempi in cui Alfredo D'Agostino era sindaco e Domenico Carratelli sottosegretario ai Lavori Pubblici. Dopo quel protocollo, nient'altro.

L'occasione, qualora il Governo decidesse egualmente di deviare un pò del traffico dello Stretto a Vibo Marina, sarebbe ghiotta. Ma Vibo, in queste condizioni infrastrutturali, finirebbe di colpo per diventare una seconda Villa San Giovanni, cioè una città afflitta da enormi problemi ambientali. A sopportare il traffico pesante dovrebbe essere la Maierato-Pizzo-Stazione-Vibo Marina. E poi si dovrebbe allargare in quattro e quattr'otto una delle vie di accesso al porto. Alternative non ce ne sono. Se si vuole sfruttare il momento, è su questa possibilità che devono concentrarsi gli sforzi dei vibonesi.

IN MERITO ALLA QUESTIONE MI TROVO IN TOTALE DISACCORDO CON LA POSSIBILITà CHE VIBO MARINA DIVENTI UN LUOGO DI ITERSCAMBIO COMMERCIALE, PER ALCUNI OVVI MOTIVI:
1. ESISTE GIà IL PORTO DI GIOIA TAURO PER LO SCOPO
2. IL PAESE NON è STRUTTURALMENTE ED URBANISTICAMENTE ADEGUATO A SUPPORTARE IL TRAFFICO PESANTE (IMMAGINATE TUTTI I PONTICINI DELLA FERROVIA DA RIFARE?)
3. è DA ANNI ORMAI CHE IL PAESE SI STA CONCENTRANDO A DIVENTARE UNA META TURISTICA, UN CAMBIAMENTO DI ROTTA SAREBBE DESTABILIZZANTE
4. SI VORREBBE USARE IL PORTO SOLO PER TROVARE UNA SOLUZIONE PROVVISORIA ALLA CHIUSURA DELL'AUTOSTRADA, E QUNDO QUESTA VERRà RIAPERTA CHE SUCCEDERà?

voi che ne dite?

Nuovo aeroporto di Lamezia Terme




03/09/2007 - Il presidente di Sacal, Società Aeroportuale Calabrese, Eugenio Ripete, ha reso nota, durante la riunione del Cda dello scorso 24 luglio, la delibera della Regione Calabria che impegna a favore della società un investimento di 7 milioni di euro per il completamento del prolungamento della pista dell’aerostazione di Lamezia Terme: un’opera del valore totale di 21 milioni di euro che andrà in appalto subito, con inizio lavori entro fine anno.

«E’ stato poi deciso che il “Concorso di idee” per la realizzazione della nuova aerostazione di Lamezia Terme, che verrà bandito anch’esso a breve, venga completato con il collegamento alla stazione ferroviaria di S. Eufemia. Ciò con l’evidente obiettivo di generare intermodalità tra i due sistemi, con forte sinergia e connessione a beneficio del viaggiatore, che viene così posto al centro di un sistema moderno di trasporti e che renderà l’aeroporto funzionale al pari dei più grandi scali internazionali».

Fonte: comunicato stampa Sacal