lunedì 20 aprile 2009

finalmente i fatti!

Vibo Valentia, 17 apr. - (Adnkronos) - Inizieranno la prossima settimana i cinque interventi infrastrutturali di adeguamento e messa in sicurezza dei torrenti maggiormente colpiti dall'alluvione del luglio 2006 nel vibonese. Lunedi' saranno affidati i lavori alle ditte che hanno vinto i relativi appalti banditi il 16 settembre scorso, a valere sull'Apq (Accordo di programma quadro) siglato a suo tempo tra ministero e Regione per l'emergenza post-alluvione. A comunicarlo e' il presidente dell'Amministrazione provinciale, Francesco De Nisi, in qualita' di soggetto attuatore, che sottolinea il rispetto del ruolino di marcia che ha condotto all'affidamento (fonte)


Ovviamente si sa ancora poco dei modi e delle modalità di esecuzione dei lavori. Sarebbe bello se esponessero un bel cartello con il progetto esecutivo sul luogo interessato...ma queste sono cose da paesi avanzati e noi siamo ancora ai tempi delle caverne.

Segnalo una notizia appresa sul blog di Aschenazia, sulla definitiva assoluzione di Genchi e sulla sua assoluta bontà nell'esecuzione del suo lavoro.
Notizia che sui canali ufficiali non verrà mai pubblicata....ovviamente.

mercoledì 15 aprile 2009

testimonianza di un abbruzzese

10 giorni fa il terremoto in Abbruzzo.
Ieri sera ad Anno Zero si sprecavano gli elogi (da parte dei rappresentanti del Governo) sull'efficacia e la prontezza degli aiuti. Qualcuno ha cercato di sottolineare invece l'inefficacia del nostro modo tutto italiano di gestire l'edilizia e come l'opera dell'uomo porta immancabilmente a continui disastri (la nostra storia è piena di terremoti, alluvioni, crolli, inondazioni ecc...)

girando sul web ho trovato il post di una ragazza di Onna, il paese completamente raso al suolo, blogger da tempo e testimone reale delle vicende che si susseguono sotto i suoi occhi da 10 giorni circa. Vive in auto con suo marito e grazie ad una donazione di un vecchio pc può continuare ad informarci.
fatele visita se volete sapere davvero la verità:


Riporto una sua breve testimonianza:


Ieri è diluviato, ed era molto freddo. E la mente si congela in questi casi. Non sono, ahimé un inviata speciale, e non ho nessuno alle mie spalle. Sono sola. Ieri mattina ho incontrato FABIO ed i suoi amici: ragazzi napoletani che sono arrivati qui a portare soccorsi, senza passare per i canali uffuciali.Ragazzi speciali, di quelli che avrei voluto come figli. Ora Fabio potrà darmi una mano con questo blog e supportarmi là dove io non so tecnicamente arrivare. Ed è una voce in più. I campi nei paesini di alta montagna si stanno lentamente attrezzando e la situazione è quasi sotto controllo.Non per merito della protezione civile che li ha completamente abbandonati a se stessi, ma in virtù dei volontari che agiscono autonomamente.Ce ne sono ancora tanti da visitare, vi terrò aggiornati. Servono tute e scarpe da ginnastica. Possibilmente nuove o, almeno pulite. Gli abiti che ho visto distribuire sono sporchi e brutti e sintetici. Le persone hanno bisogno di dignità.Solo così si può recuperare un minimo di rispetto per se stessi e per gli altri. Se ci si abrutisce, la forza per reagire non si trova. E' meglio affidare questi abiti non alla protezione civile: anche lì ci sono persone di serie a e b. I signori vestono Prada, gli altri la merda. Dobbiamo organizzarci.

venerdì 10 aprile 2009

considerazioni post rientro


Mi ritrovo di nuovo immersa negli impegni di lavoro e nella manutenzione della mia casa, ma prima che passi troppo tempo, voglio fermare le sensazioni che mi porto dal mio recente viaggio in Calabria.
Il tempo non è stato clemente, per l'intera settimana il cielo è stato plumbeo, umido e fermo, tant'è che mia mamma continuava a ripetermi preoccupata..."è il cielo dei disastri..".
In effetti è stata la settimana coincidente con il terremoto in Abruzzo, ma non credo che quella di mia mamma fosse una previsione certa del terremoto.
Sono vicina alle famiglie e alle persone che stanno affrontando questa grande difficoltà e spero che trovino la forza di combattere e di reagire positivamente. Ricominciare da zero non è mai semplice. Durante questa settimana ho fatto una scelta degli oggetti, vestiti, scarpe e libri che avrebbero dovuto trovare un nuovo alloggio poichè lo spazio a casa di mia mamma si ridurrà notevolmente. All'inizio pensavo di destinare la roba raccolta ad un mercatino dell'usato (la roba in buone condizioni, il resto l'ho già buttato via), ma ora penso che manderò tutto in Abruzzo; forse per qualcuno dei terremotati potrà essere utile.

Tornando alla roba buttata, ho constatato con piacere l'avvio (anche se quando sono partita non era ancora operativa) della raccolta differenziata porta a porta e l'istituzione di un servizio di raccolta rifiuti ingombranti tramite chiamata ad un numero verde.
Un assessore accompagnato da un consigliere comunale hanno fatto il giro delle scuole ad informare dell'iniziativa e a distribuire il calendario dei giorni di ritiro.

Le cose positive non si fermano qui. Con piacere ho notato che la zona del lungomare crollata per l'erosione del mare è stata recintata e messa completamente in sicurezza. Accortezza che non mi sarei mai aspettata dal Comune. Anche i lavori di completamento della strada che porta ai pontili e al molo rosso sono quasi finiti e sinceramente per la prima volta il risultato mi è piaciuto. Spero che completino l'opera anche con i lampioni, le panchine e i cestini.
Per godere a pieno degli splendidi tramonti che la natura ci regala.


Ho fatto anche un salto in campagna per un sopralluogo ed ho trovato questo piccolo casolare, molto malconcio ma con caratteristiche costruttive e decorative interessanti.
A partire dalla gronda che si sviluppa con una fila di mattoni pieni a sporgere e una fila di pietre, mentre il manto di copertura utilizza soli coppi e malta su doppio ordine.
Questo è un sistema molto antico. Difficile datare la costruzione, la tipologia della gronda è un sistema diffuso in Calabria, presente in moltissime case dei centri storici dei borghi medievali, soprattutto della costa jonica. Questo tipo di gronda ha origine dal sistema costruttivo bizantino.
E' notevole il gusto estetico di questa semplice dimora contadina.
Anche la partizione regolare dei muri intervallate da fasce di pietra e file di mattoni la cui funzione era quella di erigere il muro dritto, regala partendo dalla semplice esigenza costruttiva una gradevole percezione estetica.

Mi piacerebbe recuperare questa struttura. Ormai nel nostro territorio queste tipologie stanno sparendo perchè, purtroppo si preferisce, per una mera questione economica, demolire e ricostruire secondo canoni ben lontani dalle strutture di partenza. Impoverendo il territorio delle testimonianze culturali e tecniche che, al contrario, se salvaguardate, restituirebbero dignità e forza. La tèkhné dal greco, racchiude in sè una quantità di informazioni inimmaginabile.
Tornerò su questo argomento perchè merita un approfondimento.
A proposito di costruzioni, i lavori a casa della mia mamma inizieranno tra un mese!