lunedì 21 maggio 2007

mare inquinato


PIZZO. Con una denuncia presentata all’ufficio locale marittimo di Pizzo, il Wwf ha chiesto che venga fatta luce su un fenomeno che rischia di arrecare seri danni alle attività turistiche e all’immagine stessa del paese: l’inquinamento da liquami organici. Lo comunica in una nota l’associazione ambientalista che evidenzia che “ad indurre il responsabile del settore biodiversità del Wwf Calabria, Pino Paolillo, a rivolgersi alla Guardia costiera, è stato - è scritto nella nota - lo spettacolo deprimente di un lungo tratto di costa, dalla località “Seggiola”, fin quasi alla stazione di Pizzo, coperto da dense strisce di liquami nella mattinata del 16 maggio. Tutto ciò ad appena un mese dall’arrivo dell’estate e con numerosi turisti che già adesso frequentano la famosa piazzetta della cittadina tirrenica e che quindi sono stati costretti ad assistere ad una visione poco edificante”. Paolillo evidenzia che “non è la prima volta che il fenomeno si verifica non appena il mare si agita un pò ed è evidente che ci sia una responsabilità da parte di qualcuno, visto che stavolta non c’è stato nessun evento alluvionale tale da “giustificare” lo sversamento a mare di così ingenti quantitativi di acque di fogna. C’è dunque qualcosa che non va ed è per questo che abbiamo chiesto alla Capitaneria di porto locale di svolgere opportune indagini per capire la provenienza dei liquami ed impedire che il fenomeno si ripeta, soprattutto per i rischi per la salute connessi alla balneazione e alla frequentazione delle spiagge ormai prossima”. La nota conclude sostenendo che “mentre si è fatto un gran parlare dei problemi connessi alla presenza di diossina sui fondali davanti alle coste vibonesi dopo l’alluvione, di fronte alla presenza evidente di scarichi fognari ancora nel 2007, tutto tace e sembra quasi che il fenomeno non interessi a nessuno”.

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