mercoledì 2 maggio 2007

NARDODIPACE


Questo è un post scritto da effeci temporaneamente impossibilitato ad accedere al blog
grazie effeci!
m'hai fatto venire voglia di andarci subito.


Soltanto pietre? Invito all’esplorazione..
La Calabria è da sempre luogo intriso di leggende. Nel territorio delle serre
vibonesi, tra i boschi, sorge Nardodipace, paese dimenticato dall’uomo moderno..
di cui si dice essere il comune piu’ povero d’italia…
Dei suoi boschi si narra di misteriose “chiocce dai pulcini d’oro”, di neonati
da immolare per ottenere la conoscenza dell’ubicazione di un tesoro nascosto.
Luoghi in cui la credenza popolare vietava di avventurarsi, ma alcuni
“temerari”, violando il tabù popolare, hanno scoperto nel 2002 una serie di
strutture megalitiche che coprono un vasto territorio. Dalle ricerche sinora
svolte pare proprio siano opera umana. Un uomo risalente al Neolitico, vale a
dire il periodo che va dal V al III millennio a.C. Una notizia che, sebbene
all’estero abbia generato molto clamore, in Italia non ha ricevuto l’eco che
merita. La particolarità di queste strutture è che si tratta di “triliti”, una
forma che riscontriamo principalmente nel megalitismo bretone e in particolare
nella nota Stonehenge.
Ma la particolarità della scoperta riguarda soprattutto il fatto che l’area
interessata dai megaliti risulta enorme. Ci sono blocchi di granito del peso
stimato di oltre 200 tonnellate, grandi mura, probabilmente di fortificazione,
pilastri sormontati da un “architrave”. Il tutto è parte di un vasto progetto
che impegnò per la sua erezione notevoli forze umane. Un popolo che senza dubbio
aveva un’organizzazione militare o sacerdotale che gli permetteva di coordinare
gli enormi sforzi necessari all’estrazione e al trasporto degli enormi blocchi
di granito ritrovati a Nardodipace. La scoperta è stata segnalata da un
appassionato di archeologia che, ritenendo quelle zone quantomeno “particolari”
dal punto di vista morfologico, ha voluto rendere partecipe il comune di
Nardodipace, il quale ha contattato l’Università della Calabria.
Il sito identificato non sarebbe, a detta di molti archeologi, opera dell’uomo,
ma della forza della natura. Non la pensa cosi’ il professor Guerricchio,
dell’unical, che dopo numerosi sopralluoghi è giunto alla conclusione, da
geologo, che questi “ammassi rocciosi” non sono capitati lì per caso, ma vi sono
stati portati dall’uomo e disposti secondo un preciso ordine. Come finirà la
vicenda non è ancora chiaro. Quel che è certo è che il comune di Nardodipace
vorrebbe sia istituito una sorta di “parco del Neolitico” .
Quando ci sono stato, circa tre anni fa, ricordo che sentivo uno strano
magnetismo, un’attrazione spasmodica verso quelle che comunemente sono soltanto
pietre.. sarà, ma mi piace pensare che una pietra riveli molte piu’ cose di un
telefonino.. o di un pc.
Se capiterete da quelle parti, probabilmente vi perderete come successo a me,
non si incontra nessuno in giro.. ricordo che dopo aver ritrovato la macchina ho
imboccato una strada qualsiasi verso Stilo (altro tesoro!) e dopo mezzora ero
davanti ad un piatto di pasta di casa col sugo di capra! A ritrovarla quella
trattoria non ci riuscirei… peccato, ne varrebbe proprio la pena!
Eccovi un link di foto..

http://www.nardodipace.net/le%20pietre/nardo/generale.htm
eader


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