martedì 27 aprile 2010

festa delle oasi

dal 9 al 23 maggio le oasi del WWf in tutta Italia apriranno al pubblico. Un occasione unica per ammirare la flora e la fauna del nostro territorio. In Calabria segnalo l'Oasi del Lago Angitola in provincia di Vibo Valentia (che è anche l'unica). Vi assicuro che merita una visita per i suggestivi colori che assume soprattutto in questo periodo. per gli appassionati di fotografia un occasione unica per immortalare scorci e paesaggi davvero incantevoli.
qui trovate le info sull'oasi del Lago Angitola
qui tutte le oasi del WWF in Italia

lunedì 26 aprile 2010

mamme calabresi raccontano



questi mesi sono passati velocissimi e ahimè ho trascurato un pò il blog. Ho parlato poco della Calabria, presa da questa trasformazione che sta avvenendo in me. Spero possiate perdonarmi e capire lo stato in cui mi trovo. Ormai tutta la mia attenzione è catalizzata dall'arrivo del piccolo ometto che sta crescendo dentro di me e non me ne vogliate, ma ho voglia di condividere con voi le scoperte che sto facendo.Un pò perchè molte di queste scoperte riguardano anche il rispetto per l'ambiente, ed in Calabria questo è un tema molto sentito anche se poco diffuso, un pò perchè credo che la maternità sia un'esperienza che molte future mamme dovrebbero condividere e forse, ma correggetemi se sbaglio, in Calabria la maternità è vissuta molto privatamente all'interno del nucleo familiare.

Ovviamente questa è la mia opinione, anzi mi piacerebbe scoprire come in realtà funziona.
Per esempio se il servizio sanitario regionale sostiene le future mamme economicamente nel periodo dei nove mesi per quanto riguarda tutte le analisi di controllo, ecografie e visite ginecologiche.
L'unica cosa che sono riuscita a trovare sul web è il progetto Centro Famiglia che si propone come centro di ascolto per diverse problematiche ed è presente nei principali comuni ma non si cita mai il sostegno economico.
Durante i nove mesi, perla nostra salute e per quella del bambino siamo chiamate ad effettuare ogni mese una serie di analisi del sangue e delle urine ed una visita di controllo ginecologica allo scopo di monitorare lo stato di avanzamento della gravidanza; inoltre sono previste tre ecografie importanti ciascuna in ogni trimestre, dove oltre a poter vedere il proprio bambino (vi assicuro che è un emozione grandissima) è possibile verificare che la sua crescita rientri nei parametri medici (misurazione della testa, del femore, verifica degli organi..ecc). Tutto questo per salvaguardare la salute di entrambi ma anche per vivere la maternità in maniera più consapevole e serena.
Qui in Toscana ho trovato un'assistenza perfetta, se avessi dovuto pagare tutte le analisi e le visite sarei già sul lastrico, considerando poi tutto quello che è necessario spendere per accogliere l'arrivo del piccolo. e i pannolini...(ma di questo vi parlerò più in là)
Oggi ho avuto il primo di otto incontri sulla preparazione al parto (anch'esso offerto dal SSR) e il sabato frequento in piscina il corso per gestanti(gratuito). Insomma mi sembra che qui ci sia molto rispetto per le mamme. Vorrei tanto sentire qualche parere o qualche esperienza vissuta in Calabria, per capire a che livello è la nostra amata regione.

Segnalo un articolo che si rivolge alle mamme che hanno già partorito e necessitano di un confronto di esperienze, che in alcuni casi può esser d'aiuto (qui).
Invece una mamma che abita a Reggio vorrebbe fondare un sito dedicato esclusivamente alle mamme calabresi, scrivetele!

lunedì 19 aprile 2010

L'architettura di Cucinella per il Parco Nazionale del Pollino


L’Ente Parco Nazionale del Pollino realizzerà un centro polifunzionale, situato nella parte del parco in Calabria, in una posizione strategica, una porta virtuale, uno degli accessi privilegiati al parco del Pollino, ma anche un punto di passaggio tra la Calabria e le regioni del nord. Lo studio Cucinella ha progettato un volume dalla forma geometrica esterna “a triangolo” e con le forme interne curve, troviamo, la sala delle riunioni, gli uffici del parco, uno spazio didattico e di esposizione.
L’edificio usa strategie energetiche attive e passive. Visto il contesto particolare del parco, si è voluto evocare metaforicamente la natura, per l’uso dei materiali, al fine di assicurare l’integrazione dell’edificio nel suo contesto connotandolo come punto di riferimento esemplare.
Mario Cucinella è l'architetto incaricato alla progettazione e alla realizzazione di questa opera.

martedì 13 aprile 2010

una riflessione sull'amore



Le forme di amore legate alle parti costitutive umane.

L'amore ha varie forme legate alle parti costitutive dell'essere umano. Vedremo di esaminarlo seppure brevemente.- La prima forma è quella dell’amore legato, dipendente soprattutto dal corpo fisico ed è una forma di amore che sarebbe preferibile denominare genitale.
E’ espressione di pulsioni, istinti che sorgono come impulsi primari direttamente dal corpo fisico.E’ egoistico, tende a soddisfare proprie necessità, perciò è l'asservimento della testa ai bisogni sessuali che sorgono nella parte bassa del corpo, del pensiero alla volontà, della coscienza (riconoscimento delle esigenze dell'altro) all'istinto.
L'espressione amorosa di questo tipo, se diventa un fine è indice di immaturità affettiva. Se invece si riesce a considerarla un passaggio per giungere al vero Amore Spirituale, allora anche questa specie di amore troverà il suo giusto posto all'interno di una sana e costruttiva relazione di coppia.
- Quando l'amore riesce toccare anche il corpo eterico, allora sì può parlare di erotismo. La ricerca di soddisfazione si estende e si allarga dalla sfera puramente genitale a tutto il proprio corpo, sconfinando e rivolgendosi anche al corpo dei partner elaborando tecniche amatorie da elementari a complesse come nel mitico Kamasutra, non a caso sorto dalla cultura indiana legata soprattutto al corpo eterico.
L'erotismo è già una forma amatoria un po' più matura rispetto a quella genitale, ma rimane comunque sempre legata al corpo fisico. Di queste due espressioni primarie la prima è peculiare dell'uomo (amore genitale), la seconda (erotismo) della donna.
- La terza forma di amore è quello cosiddetto animico e quindi collegato ai corpo astrale. E’ la forma di amore che sì può appagare senza aver bisogno dei rapporto sessuale diretto.
Nell'amore animico avviene il passaggio da fuori a dentro, dalla pulsione sessuale all'oggetto amato. Non esiste più cioè il bisogno di uno stimolo sessuale esterno giacché la persona amata la sì porta sempre in sé stessi. L'amore animico è l'amore platonico nella sua accezione umana più elevata.
E’ l'amore del “dare e ricevere". Quando però l'amore rimane nell'ambito "dell'aspettativa di un ritorno", ricade in un atteggiamento alla fin fine egoistico, gratificante solo per la persona stessa.
E’ caratterizzato dalle parole più o meno consce: "Ho bisogno di te per sentirmi soddisfatto/a, Mi aspetto qualcosa da te (atti, atteggiamenti, slanci) perché io ti ho dato qualcosa".
Questa forma di amore vive di alti e bassi, di felicità travolgente e di abissi di disperazione con conseguenti possibili profonde crisi e inevitabili rotture. Quando l'amore rimane in questo ambito può esserci il rischio che, col passare dei tempo, se la situazione del "do ut des" si radicalizza, ciascun componente della coppia cercherà fughe o situazioni compensatorie. Può anche succedere che si arrivi ad una vera e propria rottura.
Quando ci siano figli, nella maggior parte dei casi l'uomo cercherà la sua gratificazione verso l'esterno: lavoro, amicizie, hobbies o avventure extra coniugali. Comunemente la donna invece cercherà la sua gratificazione verso l'interno: amore per la famiglia soprattutto nei riguardi dei figli.
Questa forma di amore può durare per tutta la vita coniugate, ma se non si solleva ad una forma più elevata scatenerà prima o poi rancori, risentimenti, forme di vendette striscianti, frustrazioni.

- Nella quarta forma è l’Amore Spirituale, l'Amore dell'Io per un altro Io, il vertice dell'amore di coppia. Esso è il vero Amore che si raggiungerà come risultato finale di un percorso più o meno lungo.
Nella migliore delle ipotesi, quando si sta bene assieme, quando c'é armonia tra due corpi e due anime, all'inizio questa armonia si raggiunge modulando le pulsioni sessuali “per amore" dell'altro/a. Si può giungere in molte situazioni a trattenere persino i propri desideri non chiedendo nulla all'altro o, viceversa, lasciandolo esprimere secondo le proprie necessità.
Anche in questo modo però sia in modo altruistico che in modo egoistico, si è rivolti continuamente per dare o ricevere all'altra persona, dimenticandosi di se stessi o viceversa accentrando tutto su se stessi.
Attorno ai quarant'anni però molto spesso, quando il rapporto non si sia già scisso prima, si rompe l'armonia avuta fino a quel momento. Ciò succede perché ciascun componente della coppia è portatore di un proprio Io individuale che ha bisogno per realizzarsi di fondarsi su se stesso indipendentemente dall'ambiente che fino a quel momento lo ha circondato.
Verso i quaranta anni circa (la famosa crisi dei quaranta anni), l'Io sente nella sua interiorità il potente richiamo a voler dare una sempre maggiore attenzione alla propria evoluzione individuale anche aldilà del rapporto di coppia. La piacevole condivisione di interessi non è più sufficiente: si desiderano propri spazi individuali.

L'Io che fino a questo momento della vita si è posto soprattutto al servizio della parte fisica e animica sia dì se stesso che dell'altra persona, si risveglia: l'io da questo momento “percepisce" se stesso ed esige proseguire il suo cammino nonostante tutto e tutti. Tutto ciò è "crudelmente" giusto, fa parte dello sviluppo naturale dell'essere umano.
Questo potente processo di realizzazione può capitare in tempi differenti: può succedere avvenga prima che il proprio partner abbia anch'esso avviato il proprio processo di realizzazione. Si innesta in tal modo una pericolosa crisi della vita di coppia. Chi dei due percepisce la nascita di questo processo, cambia rapidamente, vede la vita con altri occhi, non accetta più compromessi né piccoli né grandi e chiederà a se stesso “Ma io, dove sono stato fino a questo momento?"
In breve tempo l'altro componente della coppia si troverà di fronte una persona quasi del tutto sconosciuta e chiederà a se stesso: "Chi è mai questa persona? Credevo di conoscerla ed invece di lei non ho capito nulla. Non mi comprende più!”
La presa di coscienza della nuova realtà sia da una parte che dall'altra è sconvolgente, destabilizzante. Il rischio che il rapporto precipiti dipende dal fatto che le persone si affrontano su due livelli differenti: l'uno spirituale, l'altro animico.

A questo punto esiste un'unica possibilità di incontrarsi nuovamente su un medesimo piano: si deve avviare un dialogo franco, veritiero, aperto.
E’ in questo momento che contemporaneamente deve compiersi il passaggio dall'Anima allo Spirito, da un rapporto animico ad uno spirituale. Non esiste altra possibilità se non quella di riconoscersi come un Io di fronte ad un altro Io, accettare e comprendere che ciascun Io ha un proprio cammino individuale da compiere.
Non più l'uno nell’altro ma uno accanto all'altro in comprensione e aiuto reciproco.
Se ciascuno riuscirà a fondarsi sul proprio Io, percependo al contempo l'Io dell'altro allora e solo allora l'unione diverrà solida, duratura, vera.

Giovanni Peccarisio
Laureato alla "Libera Università della Scienza e dello Spirito" di Dornach (Svizzera), come Maestro Waldorf (scuole steineriane) e Maestro di pittura

giovedì 8 aprile 2010

benvenuta Primavera


e finalmente la primavera si fa sentire.
La mattina nel profumo di fiori che sprigiona l'aria quando apro le finestre, nei colori del verde, lillà, giallo e rosso dei quercioli, pruni e tulipani. Nell'aria frizzantina che a mezzogiorno regala un tepore consolante. Che meraviglia la primavera!

La Pasqua è passata ma la rinascita sta ancora facendo il suo corso e la natura ci offre uno degli spettacoli più belli. Ora le giornate in giardino saranno all'ordine del giorno e magari ci scappa anche una colazione o un pranzo all'aria aperta.

Finalmente ho finito di ridipingere il cassettone/fasciatoio per il mio piccolo, il suo angolino in camera comincia a prendere forma anche se manca ancora un sacco di cose da fare.
Devo fare spazio per la culla, lavare tutti gli indumenti e lenzuolini che mi sono arrivati generosamente dalle cugine (il bello di una grande famiglia!) e sicuramente dovrò fare qualche acquisto, ma quello preferisco riservarlo al momento che la camera sarà sistemata.
Ho anche in mente di preparare tanti nuovi lavoretti con la macchina da cucire sia per il mio piccolo amore che per i neonati delle mie più care amiche...
per esempio mi piacerebbe fare dei nuovi pupazzetti dai vecchi calzini spaiati
oppure delle copertine sostituisci ciucciotto
o dei giochini di stoffa da appendere sulla culla
o la bellissima idea del fasciatoio portatile in stoffa sovrapponendo un panno di spugna su una stoffa colorata :)
nel frattempo mi sto informando sulla possibilità di usare i pannolini lavabili anzichè i comodi ma anche inquinanti pannolini usa e getta (che tra l'altro tutti mi consigliano perchè pratici, ma io proprio non ce la faccio al pensiero di contribuire all'accumulo in discarica).
gli ultimi modelli somigliano in tutto a quelli usa e getta (con elastici e mutandina impermeabili) la differenza sta che vanno cambiati quando sporchi (ma perchè lasciare il bambino per tanto tempo umido o con la cacchina a contatto della loro delicata pelle?) e possono essere lavati in lavatrice perchè in materiale lavabile. Ci sono sia quelli in cotone o in fibre naturali sia quelli in materiale plastico tipo polipropilene (che sinceramente anche se uno li usa per più bambini prima o poi dovrà porsi il problema del loro smaltimento).
Infine sto leggendo un libro interessantissimo sull'educazione precoce al vasino che consiglio vivamente a chi come me sta affrontando questo meraviglioso mondo della maternità, si chiama Senza pannolino di Laurie Boucke editore, Terra Nuova.

Sono sempre più convinta che siamo noi i fautori del mondo in cui viviamo e se non siamo i primi a mettere in pratica come vorremmo che funzionasse la società come potremmo pretendere che lo facciano anche gli altri...dopo le recenti elezioni amministrative ne sono più convinta e dopo il legittimo impedimento ancor di più.
Siamo in mano ad una società dove solo l'interesse personale è importante ed il consumismo la fa da padrone, con questi valori che importanza può avere la scelta di inquinare meno per esempio? meditate gente meditate...