giovedì 6 novembre 2008

monumenti verdi

Gli alberi, che meravigliose creature!
Testimoni silenziosi a volte di intere epoche. La maestosità a cui arrivano certi alberi secolari lascia senza fiato! In questa foto è mostrato un cipresso di quasi 400 anni. 
Vi assicuro che la foto non rende affatto il fascino e il senso mistico che si prova ad avercelo davanti. Questo albero nella Regione Toscana è protetto. Considerato albero monumentale, è soggetto a cure rigorose (secondo gli esperti di botanica, ora il suo invecchiamento procede molto velocemente) e non si può assolutamente abbatterlo.
In Calabria finora non esisteva nessuna legge che proteggesse i nostri alberi monumentali.
Gli ulivi vecchi, anche 300 anni, solitamente fanno la fine di essere sradicati e portati in qualche villa del nord.
 Ma forse qualcosa sta cambiando. Dopo la Legge sulla tutela delle aree boschive arriva quella per gli alberi monumentali.
E' stata presentata una proposta di legge in Consiglio Regionale:


Una proposta di legge finalizzata alla tutela dello straordinario patrimonio di alberi monumentali e di pregio, nonché della flora spontanea calabrese è stata presentata giovedì alla stampa nel corso di una conferenza organizzata dal relatore On. Bruno Censore nella sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale, a Reggio.
Alla presentazione del testo, che rimane aperto ad ulteriori contributi e integrazioni, erano presenti, oltre allo stesso On. Censore, il Presidente del Consiglio Regionale, On. Giuseppe Bova, il Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato, Ing. Vincenzo Caracciolo, il Professore Giovanni Spampinato, botanico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Assessore all’Ambiente della provincia di Vibo, Dott. Francesco Marcianò e Pino Paolillo del Programma di Conservazione Ecoregionale del WWF.
Durante tutti gli interventi è stata sottolineata l’importanza di un provvedimento di legge, la cui approvazione si auspica rapida ed efficace, che colma un vuoto notevole in una regione caratterizzata da numerosissimi esempi di patriarchi arborei ultracentenari che rischiano di essere abbattuti, danneggiati e sradicati per essere venduti: per non parlare dei numerosi endemismi di specie, magari meno vistose, ma non meno importanti come testimoni viventi di ere passate e situazioni climatiche diverse da quella attuale.
E’ il caso, più volte richiamato, del commercio di ulivi secolari che vengono estirpati e inviati su grossi Tir anche in località del nord o di specie rare minacciate dalla scomparsa di habitat particolari.
Il progetto di legge prevede l’istituzione di Consulte provinciali composte dai rappresentanti del mondo politico, scientifico e protezionistico e la stesura di registri degli alberi e delle specie di pregio da sottoporre a norme di tutela sul rispetto delle quali sarà chiamato a vigilare il personale del Corpo Forestale dello Stato.
Da più parti è stata ribadita la necessità di coinvolgere anche i cittadini e le scuole, al fine di far comprendere l’importanza e il valore non solo estetico, ma anche storico e civile della tutela e della valorizzazione sia dei vecchi “patriarchi” arborei, autentici monumenti della natura, che delle umili e spesso sconosciute piante erbacee della straordinaria flora calabrese.


1 commento:

Pino Amoruso ha detto...

Ottima legge bisogna proteggere questi meravigliosi monumenti naturali...
A presto ;)