lunedì 24 agosto 2009

primo resoconto di agosto

Ormai è passata più di una settimana alla fine delle ferie.

Quest'anno ho dedicato il mio periodo di riposo esclusivamente alla famiglia e agli amici di sempre, nella mia calabria, nel mio paese.

Scansati gli incendi che gli altri anni si riproducevano copiosi, baciata dal sole e bagnata da un caldo umido insopportabile, l'unico refrigerio si trovava in acqua salata. Un mare cristallino, trasparente e popolato da tanti pesciolini vispi.

Un tuffo ed una nuotata rinfrescano l'animo ed i pensieri, che già al mattino si affollano e affannano.





Quanta bellezza trovo nei volti degli amici, soprattutto il primo giorno; sarà il mio entusiasmo, sarà l'aria salubre ma la prima sera, la notte di san lorenzo, tutti in spiaggia a cercare la propria stella fortunata, i volti che ho incontrato erano tutti bellissimi.

La felicità è poi davvero facile ed intensa e godo ancora al pensiero di quella prima sera.

Primo bagno quello di mezzanotte col gusto di riscoprire il gioco ed il divertimento con cose semplici, salvagenti, materassini e paperelle.








La ristrutturazione della casa di mia madre sta giungendo al termine, ormai mancano solo le piccole finiture, i dettagli che rendono una casa vissuta e molto personale.

Nonostante qualche battibbecco con la mamma, per colpa mia devo dire, perchè tendo a far prevalere il mio gusto su quello altrui, il risultato è davvero soddisfacente.

Lo spazio è diminuito e qualcosa è risultato di troppo. Dalla necessità di trovare una collocazione ad una buona quantità di oggetti oramai fuori luogo è nata l'idea del mercatino dell'usato.

Subito dopo la festa della Madonna di Pompei, protettrice dei marinai e dei pescatori.

Festeggiata da un fiume di gente accorsa da ogni parte per vederla, la Madonna inizia il suo percorso dalla chiesa principale del paese sorretta da sei volenterosi uomini, portata in corteo per le vie cittadine ed imbarcata sul peschereccio di turno.






E qui comincia il suo viaggio fatto da tre giri nel porto seguita da una quantità di barche e barchette addobbatte a festa lungo un percorso illuminato da suggestivi lumini adagiati sull'acqua. Il finale è coronato da una festa di fuochi pirotecnici davvero esplosivi!





Il mercatino! che esperienza costruttiva per me. Appassionata da sempre dal passato ed abituata a gironzolare per mercatini non necessariamente con la voglia di comprare ma soprattutto per la curiosità di trovare dietro gli oggetti una storia, per la prima volta mi sono trovata dall'altra parte, nella vendita. Anche per il mio paese è stata per così dire una prima volta.

E sono rimasta piacevolmente stupita dalla quantità di gente accorsa dalla curiosità. E' stato bello anche scoprire il lato umano di questa esperienza. La passione dei bambini per esempio, primi fra tutti nella partecipazione per un progetto positivo.

La disponibilità delle persone a sentirsi parte di un obiettivo comune. E la voglia di molti di ripetere l'esperienza e farla diventare un appuntamento fisso. Chissà, per qualcuno potrebbe diventare un vero e proprio lavoro. Il ricavato della vendita è destinato all'acquisto ed all'impianto di un albero da posizionare in un aiuola sguarnita della piazza principale del paese.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato organizzato comprato e aiutato a realizzare il primo mercatino dell'usato a Vibo Marina.

Immancabile nell'estate vibonese un salto a Tropea, perla della nostra costa, che devo dire un pò mi ha deluso. La prima impressione che ho avuto è stata, entrando in centro, di far l'ingresso in un luna park. Una sovrapposizione assordante di musiche diverse ma tra loro molto simili, un via vai di persone in ghingheri tra un bar e l'altro, colori psichedelici di luci al neon,a gara ad essere i più grandi come nelle attrazioni da luna park. Una città come Tropea merita una valorizzazione più raffinata a mio parere.
Comunque nonostante la delusione ho trovato una nota positiva in tutto ciò, ovvero la scoperta di un bar diverso da tutti gli altri, senza musica, anche perchè inutile, e con un gusto a metà tra i bar cubani colorati e i club di jazz con le fotografie giganti in bianco e nero.
Non ha insegne, si trova esattamente di fronte al famosissimo bar Macrì ed è gestito da un signore (che non ho conosciuto) e dalla nipote molto grintosa. Ho fatto una foto dell'interno, ma seduti anche ai tavolini in ferro all'esterno si sta benissimo; si possono gustare una quantità di vini esagerata. provatelo



Verso le 2 del mattino quando ormai la piazza si è svuotata ed il caos iniziale andava scemando ecco che la vera essenza della città finalmente si fa strada. Da dietro i pannelli che ci separavano dal Bar Macrì udiamo un sound diverso, incalzante ed originale. Incuriositi ci avviciniamo. Un trio energico di musica si era appostato con i suoi strumenti su di un grande tappeto in strada ed ha improvvisato grandi pezzi della musica classica internazionale con nuove armonie di stampo oserei dire jazz. Proprio quello che mi ci voleva.



Un vero spettacolo di adrenalina. Il pianista, vero motore del trio suonava con ogni parte del corpo. Vincenzo Mirabello si chiama e sembra essere un vero portento a livello nazionale.




qui potete vedere il video di una sua performance.
qui di seguito invece ho raccolto qualche notizia biografica:

Nasce a Catanzaro nel 1981 ed inizia prestissimo, a soli 6 anni, gli studi di pianoforte, sotto la guida del maestro Vincenzo La Pera con il quale si diploma giovanissimo al conservatorio di musica di Matera con il massimo dei voti. Segue contestualmente i corsi di perfezionamento pianistico con il maestro Kostantin Borgino, presso l'Accademia Costantiniana di Arti e Scienze, dal quale riceve un attestato di grande stima, quando viene scelto per l'esecuzione del Concerto K. 414 di W.A Mozart per pianoforte ed orchestra, suonato nell'auditorium di Chioggia e presso la Cattedrale di Grenoble. Vince numerosi concorsi nazionali ed internazionali e spesso viene omaggiato da recensioni in riviste specializzate per le sue brillanti eesecuzioni di J.S. Bach e della musica barocca, da lui molto amata. Ha già inciso un altro CD d'improvvisazione jazz, genere questo che lo ha visto protagonista in numerose esibizioni presso molti teatri nazionali ed internazionali, fra i quali il teatro di Barletta, il teatro "Masaccio" di San Giovanni Valdarno, il palazzo Barberini di Roma, la cattedrale di Montpellier in Francia e tanti altri.
(fonte)

E per finire questa prima parte non posso non parlare del VI Edizione del Tamburello Festival che il 18 agosto ha visto come protagonisti i Tammurria a Zambrone.
Una scarica di adrenalina che solo lo scatenarsi nei passi della tarantella fa esplodere con tanta potenza. Una festa che unisce una varietà incredibile di persone. Una vera piazza sociale.
Con la cammella esplosiva come finale.





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