lunedì 14 aprile 2008

sono tornata


ho ancora nel naso il profumo degli agrumi e dell'aria salata
la forza del paesaggio mi è rimasta nel cuore
ulivi secolari come sculture disegnavano il territorio intervallato da distese di campi di grano ancora in germinazione come se un allegro pittore avesse dato con forza intense pennellate di verde alle colline, prive di alberi e ricche di casolari in pietra abbandonati.
Ce l'ho tutte nella testa le immagini di questo viaggio alla scoperta di una Calabria a me ignota. 
Sarà perchè da piccola sono stata sempre in viaggio (fino ai 13 anni) per via del lavoro di mio padre e quel breve periodo delle scuole superiori quando finalmente ci fermammo, il mio desiderio maggiore era familiarizzare con le persone, sentirmi parte di un posto, condividere sogni a lungo termine con i miei coetanei...perciò non mi sono mai mossa da lì nemmeno per una gita fuori porta, al massimo una cinquantina di km! ovviamente escludendo la gita scolastica dell'ultimo anno e la partenza per l'Università.
Finalmente sono riuscita ad avvicinarmi alla costa Jonica e alle sue bellezze.
E' stato il viaggio breve (una settimana) più divertente ed emozionante negli ultimi 8 anni!
Sembra poco una settimana ma ogni giorno di questo viaggio è stato talmente intenso che non basta un post per raccontarlo e siccome sono tornata al lavoro non sarà neanche tanto semplice riuscire a riassumerlo velocemente. Per questi motivi ho deciso di raccontarlo (l'avevo promesso) poco per volta. Ne vale la pena, perchè scoprire che la Calabria offre perle di straordinaria bellezza è importante ma soprattutto scoprire quanto siano capaci di esser generosi ed accoglienti i Calabresi è ancora più bello e voglio condividerlo con voi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bentornata! sono felice che tu abbia colto quell'ebbrezza che solo le "scoperte" possono dare.
Cio' che hai visto, ed emotivamente sentito, è tutto tuo.
portatelo dentro affinchè il senso di apparteneza ad una terra cosi'sorprendente si rafforzi sempre piu'.
ciao effeci.

Anonimo ha detto...

Il bello delle grandi emozioni è che non esistono parole per descriverle adeguatamente; per cui ogni volta che ne parli, cerchi sempre di aggiungere un sapore nuovo, qualcosa che renda il racconto migliore, rivivendo quella emozione con immutata enfasi.

In ogni parola si legge l'amore per questa terra, ed il forte legame che, spero, riuscirai a portare sempre dentro, come quell'entusiasmo che oggi vedo, con immenso piacere, ancora più forte di un tempo.

Un abbraccio