martedì 7 luglio 2009

John




Lui è John. Un sabato pomeriggio mi è piombato in testa, mentre ero affaccendata in giardino con la pulizia delle foglie secche. Un tuffo al cuore nel vedere questo esserino colorato per nulla spaventato dalla mia presenza, anzi desideroso di fare amicizia.
Ci ho messo un pò prima di riuscire a superare la mia naturale reticenza verso qualsiasi essere animale, non per pregiudizio ma semplice paura. Quando avevo 5 anni fui morsa da un cane di piccola taglia e da allora vado sempre molto cauta nei miei rapporti con gli animali.
Ma per John non è stato difficile conquistarmi. Mi seguiva dappertutto volando vicinissimo alla mia testa. Alla fine non sapendo proprio come comportarmi ho buttato giù dal letto Andrea (lui si che con gli animali ci sa fare) e gli ho presentato John.
Aveva fame il piccolino, ha mangiato subito i pezzetti di pane che gli abbiamo offerto,fino a quando non abbiamo provato con le noci! a quel punto saliva tranquillamente sulla nostra spalla e ci seguiva persino in casa.


Praticamente è stato lui ad adottarci...non abbiamo avuto scelta! Il giorno dopo mi sono documentata su internet sul modo migliore di trattarlo per renderlo felice.
Nessuno dei due aveva mai avuto esperienza coi cocorito.
In realtà non abbiamo fatto granchè...un vicino ci ha prestato una gabbia per uccelli (che io ho odiato subito) per tenerlo lì dentro (almeno per fargli fare i suoi bisognini). Non lo abbiamo mai chiuso. Ci entrava quando noi eravamo assenti ed usciva da solo quando rincasavamo. Gli piaceva giocare e sinceramente ci stavo prendendo gusto anch'io.
ma l'idillio è durato solo pochi giorni ahinoi!
Giovedì (dopo 5 giorni) mi chiama Andrea per darmi la triste notizia. John è morto.
E' stato davvero triste rincasare e cercarlo, per una settimana l'ho sognato tutte le notti. Mi stava davvero simpatico. Non si sa di cosa sia morto. Di sicuro era malato da tempo. I cocorito sono soliti nascondere le proprie malattie (per una questione di sopravvivenza). Perciò quando muoiono improvvisamente significa che erano ormai malati da tempo.
Chissà forse ha voluto risparmiare ai suoi vecchi padroni il dolore della sua morte scegliendo noi come ultimi suoi amici. Era proprio un gran simpaticone. John.



per evitare di pensarci troppo subito dopo ho fatto questo.


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