venerdì 10 aprile 2009

considerazioni post rientro


Mi ritrovo di nuovo immersa negli impegni di lavoro e nella manutenzione della mia casa, ma prima che passi troppo tempo, voglio fermare le sensazioni che mi porto dal mio recente viaggio in Calabria.
Il tempo non è stato clemente, per l'intera settimana il cielo è stato plumbeo, umido e fermo, tant'è che mia mamma continuava a ripetermi preoccupata..."è il cielo dei disastri..".
In effetti è stata la settimana coincidente con il terremoto in Abruzzo, ma non credo che quella di mia mamma fosse una previsione certa del terremoto.
Sono vicina alle famiglie e alle persone che stanno affrontando questa grande difficoltà e spero che trovino la forza di combattere e di reagire positivamente. Ricominciare da zero non è mai semplice. Durante questa settimana ho fatto una scelta degli oggetti, vestiti, scarpe e libri che avrebbero dovuto trovare un nuovo alloggio poichè lo spazio a casa di mia mamma si ridurrà notevolmente. All'inizio pensavo di destinare la roba raccolta ad un mercatino dell'usato (la roba in buone condizioni, il resto l'ho già buttato via), ma ora penso che manderò tutto in Abruzzo; forse per qualcuno dei terremotati potrà essere utile.

Tornando alla roba buttata, ho constatato con piacere l'avvio (anche se quando sono partita non era ancora operativa) della raccolta differenziata porta a porta e l'istituzione di un servizio di raccolta rifiuti ingombranti tramite chiamata ad un numero verde.
Un assessore accompagnato da un consigliere comunale hanno fatto il giro delle scuole ad informare dell'iniziativa e a distribuire il calendario dei giorni di ritiro.

Le cose positive non si fermano qui. Con piacere ho notato che la zona del lungomare crollata per l'erosione del mare è stata recintata e messa completamente in sicurezza. Accortezza che non mi sarei mai aspettata dal Comune. Anche i lavori di completamento della strada che porta ai pontili e al molo rosso sono quasi finiti e sinceramente per la prima volta il risultato mi è piaciuto. Spero che completino l'opera anche con i lampioni, le panchine e i cestini.
Per godere a pieno degli splendidi tramonti che la natura ci regala.


Ho fatto anche un salto in campagna per un sopralluogo ed ho trovato questo piccolo casolare, molto malconcio ma con caratteristiche costruttive e decorative interessanti.
A partire dalla gronda che si sviluppa con una fila di mattoni pieni a sporgere e una fila di pietre, mentre il manto di copertura utilizza soli coppi e malta su doppio ordine.
Questo è un sistema molto antico. Difficile datare la costruzione, la tipologia della gronda è un sistema diffuso in Calabria, presente in moltissime case dei centri storici dei borghi medievali, soprattutto della costa jonica. Questo tipo di gronda ha origine dal sistema costruttivo bizantino.
E' notevole il gusto estetico di questa semplice dimora contadina.
Anche la partizione regolare dei muri intervallate da fasce di pietra e file di mattoni la cui funzione era quella di erigere il muro dritto, regala partendo dalla semplice esigenza costruttiva una gradevole percezione estetica.

Mi piacerebbe recuperare questa struttura. Ormai nel nostro territorio queste tipologie stanno sparendo perchè, purtroppo si preferisce, per una mera questione economica, demolire e ricostruire secondo canoni ben lontani dalle strutture di partenza. Impoverendo il territorio delle testimonianze culturali e tecniche che, al contrario, se salvaguardate, restituirebbero dignità e forza. La tèkhné dal greco, racchiude in sè una quantità di informazioni inimmaginabile.
Tornerò su questo argomento perchè merita un approfondimento.
A proposito di costruzioni, i lavori a casa della mia mamma inizieranno tra un mese!






1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao Rox,
la casetta rurale che hai visitato è stata sicuramente ricostruita dopo un qualche evento (magari un sisma) perchè la maggior parte di queste abitazioni delle nostre campagne erano originariamente fatte esclusivamente con pietre di fiume, scisti, e graniti. il tetto era in travi di legno e coppo. riguardo il tetto una volta mi è stato spiegato che le sovrapposizioni erano semplicemente un modo di ricostruire su tetti preesistenti senza demolirli, poi è diventato un motivo estetico, ma non so se questo può essere vero...
se invece vuoi ammirare un esempio mirabilissimo di edifici (anche a tre piani) costruiti interamente in pietre granitiche scure lavorate abbiamo splendidi esempi in alcuni paesi dell'entroterra (simbario, spadola, serra s.bruno) sono edifici di fine ottocento, dove veniva sfruttata appieno la capacità dei maestri scalpellini delle serre che lavoravano il granito, pietra forte e plastica, con grandissimi risultati estetici.
ciao cara,
EFFECI.