giovedì 8 maggio 2008

Salviamo la nostra cultura


Voglio pubblicare un appello che sta girando in questi giorni relativo al tentativo di salvare un antico peschereccio nella zona di Vibo Marina.
L'appello descrive in ogni dettaglio le motivazioni e i problemi da affrontare perciò non aggiungerò altro se non quello di considerare come la nostra memoria sia strettamente legata ai luoghi ed agli oggetti che di questi luoghi fanno parte e distruggere la nostra memoria cancellerebbe un pezzo della nostra storia. Presto verrà istituita una colletta per poter pagare il trasporto e la copertura dell'imbarcazione presso il Museo del Mare di Bivona, ne darò notizia al più presto.
Il VEGA II è ormai in disarmo ed il suo conseguente destino è quello di essere completamente distrutto a breve.
Ovviamente non possiamo permettere che ciò accada perchè quel motopeschereccio rappresenta al meglio la tradizione peschereccia della nostra comunità.
Costruito nell'immediato dopoguerra, esattamente nel 1947, nel Cantiere Nautico CELATTO di Castellammare di Stabia, ha una lunghezza superiore ai 20 metri e largo quasi 5. Da quanto si rileva dalla Licenza rinnovata nel 1997, è sempre stato adibito alla pesca costiera locale.
Sopra quella originalissima ed inimitabile "macchina da pesca", con la guida esperta di Giorgio Canduci, si sono "forgiati" diverse generazioni di pescatori, sia appartenti alla stessa famiglia che ad altre, che negli anni seguenti, quasi per gemmazione, hanno avviato ulteriori attività peschereccie.
E' necessario adoperarsi al più presto per il suo salvataggio!
L'imbarcazione in legno, ormai priva di manutenzione, non può più stare in acqua; tra l'altro antiche rotture del fasciame provocano il lento ma costante afflusso d'acqua nel suo scafo.
Gli attuali proprietari, disponibili al suo salvataggio, hanno espresso il desiderio di donarlo al costituendo Polo Museale della Civiltà del Mare; il motopesca andrebbe così ad arricchire il patrimonio barchereccio del Polo, rendendolo così unico nel Meridione d'Italia.
Del problema del suo salvataggio ce ne stiamo occupando in pochi ed in maniera isolata, e questo ad oggi non ci ha consentito di far alcun passo avanti! Ed allora impegnamoci responsabilmente un pò tutti e superiamo insieme questa fase disastrosa di stallo!
Quali sono gli ostacoli al suo salvataggio?
Uno solo... anzi due! L'ostacolo principale è "decidere" il sito in cui collocarlo al più presto.
L'unica possibilità è quella di collocarlo nell'area esterna della Tonnara di Bivona. Quantunque si siano ricercate altre soluzioni non vi sono alternative di collocazione; ma ciò va a vantaggio di tutti! All'esterno della Tonnara difatti si era già immaginata l'esposizione di due imbarcazioni utilizzate per la pesca del Tonno, in un percorso didattico protetto dalle intemperie e dai vandali, realizzando così un'area fruibile da tutti, cittadini e visitatori, piccoli e grandi, per 365 giorni all'anno. Aggiungendovi anche il VEGA II, si realizzerebbe così una originale ed efficace area di valorizzazione delle storiche imbarcazioni della nostra comunità, e con esse della nostra cultura marinara!
Purtroppo però la decisione di destinare quell'area a tale scopo non è ancora stata definita con chiarezza dall'Amministrazione Comunale. I tempi però non giocano a nostro favore, sia perchè l'imbarcazione rischia di affondare nel porto, sia perchè gli stessi barconi dei tonnaroti, oggi solo "parcheggiati" all'esterno della Tonnara, rischiano di rovinarsi definitivamente.
Quindi il primo ostacolo da superare è "l'indecisione" amministrativa.

Il secondo ostacolo sarà quello di organizzare il trasferimento del VEGA II a Bivona.
Sia che si scelga la via del mare o quella stradale, per effettuarne il trasporto sarà necessario reperire fondi utili per affrontarne la spesa.
Rispetto a ciò lanciamo un appello a tutti, imprenditori o singoli cittadini, disposti ad investire sulla storia, sulla cultura e sul futuro del nostro paese!
Contattateci in ogni modo ed al più presto! Alleghiamo all'appello una piccola scheda sul VEGA II... utile da mostrare a quanti intendete sensibilizzare e coinvolgere nell'iniziativa.
FORZA! FIDIAMOCI DI NOI E DIAMOCI CONCRETAMENTE UNA MANO!

8 commenti:

Pino ha detto...

..spero chela cittadinanza ed anche le amministarzioni locali provvedano a non far distruggere il "Vega"...Sarebbe un grosso errore!!!

calabrisella ha detto...

purtroppo aspettare che le amministrazioni locali si muovino in tal senso vorrebbe dire dire addio a questa storica imbarcazione.
Se l'impegno dei cittadini rimane unito per il VEGA II c'è ancora una speranza.

Anonimo ha detto...

il vega.. quanta ammirazione per quel perchereccio da bambino!
un altra impronta lasciata da quella civiltà di pescatori che rischia di andare in malora..
se si fa una colletta per lo spostamento sarò tra i partecipanti. chiederò info appena scendo a casa.
ciao effeci.

Anonimo ha detto...

Io avrei un idea lasciarlo nel porto e convertirlo una specie di museo della pesca con fotografie e vecchi arnesi!Oppure potrebbe essere utilizzato,naturalmente una volta ristrutturato per portare in giso i turisti ed insegnarli a pescare!Ci so già iniziative di questo tipo in altri porti d'italia!Magari si potrebbe prevedere anche una chiglia fatta in maniera tale da poter vedere il fondale!


Calabria Saudita

calabrisella ha detto...

ottima idea caro Calabria Saudita.
Sarebbe una meravigliosa occasione di valorizzazione dell'attività della pesca nonchè delle bellezze costiere.
Ma la cosa più urgente è ora proteggere il VEGA dalle intemperie poichè è già fortemente danneggiato ed avviarne al più presto il restauro.

Anonimo ha detto...

ciccio il posto per il museo c'è già: l'ex tonnara di bivona dove già ci sono due scafi di tonnare, il problema è come al solito l'immobilismo del comune che non muove un dito per sistemare il museo e renderlo fruibile.
e anche per il vega ci sarebbe posto.
in quanto alla tua idea ristrutturarlo sarebbe troppo costoso, se già non ci sono is soldi per trainarlo fino a bivona...
effeci

Anonimo ha detto...

io vorrei che rimanesse dove è sistemarlo e farne un museo galleggiante e semovente!

Calabria Saudita

EOS ha detto...

Grazie per il tuo impegno!
Provvedo subito a linkarti sul blog.
ciao