mercoledì 16 aprile 2008

I tappa: Santa Severina

5aprile-Siamo partiti dall'areoporto di Lamezia dopo aver noleggiato una macchina di cui ho già dimenticato il modello (potete immaginare la mia passione per le auto!), diesel 1500 cc con quasi un pieno abbiamo fatto tutta la vacanza, costo 230 euro (+50 € di carburante).
ps: è necessario pagare con la carta di credito, non accettano bancomat nè contanti, vogliono la garanzia di poter coprire almeno 1000 euro di cauzione, infatti se non ci fosse stato mio padre a far da garante avremmo dovuto rinunciarci e senza auto sarebbe stato molto difficile spostarsi visto l'inadeguatezza dei trasporti.

Siamo montati in macchina e abbiamo attraversato il tratto più stretto della Calabria che va da un versante all'altro fino a Catanzaro e poi proseguito verso Crotone, sulla ss 106 jonica (tra l'altro oggetto di un finanziamento per il suo ammodernamento, e su questo ci sarebbe da discutere poichè essendo una litoranea che attraversa molti centri abitati prevederne uno scorrimento veloce lo trovo alquanto problematico....forse una nuova strada a ridosso delle colline sarebbe meglio- lo spazio nn manca-ma ormai i progetti ci sono ed i finanziamenti sono stati ottenuti- staremo a vedere)

Dalla ss 106 ci siamo separati proseguendo verso l'entroterra in direzione Cutro e qui il paesaggio è cambiato fortemente. Dalla costa puntellata di palme ed aranci ci siamo trovati a precorrere una piccola strada a doppio senso tra dolci colline verdissime, appena rasate, niente alberi, solo questi giganteschi fiori di finocchio selvatico lungo la strada...sinceramente un pò inquietante questo brusco passaggio anche se di incantevole bellezza. Una natura appena antropizzata, con tratti di vegetazione spontanea rigogliosa e violenta, da togliere il fiato. Una quantità di greggi di pecore e caprette animavano la desolazione di questi prati di un verde acceso.

Dopo una buona mezz'oretta di strada e aumento di vegetazione arborea ecco spuntare all'orizzonte sulla punta di una collina il borgo di Santa Severina...tutt'intorno una grandissima valle. Lo spettacolo è emozionante, gli Angioini scelsero bene il luogo dove rifugiarsi.
Per il pernottamento avevo scelto un agriturismo trovato su internet "Il Querceto", che si trova poco distante dal borgo quasi a valle. E' stato un pò difficile trovarlo perchè non c'erano cartelli lungo la strada, per fortuna il telefonino ha risolto il problema.
A conduzione familiare (padre, madre e figlio) il Querceto è ben organizzato con una struttura ricavata dalla ristrutturazione di un vecchio casolare di campagna in pietra, conserva tutti gli elementi della tradizione. Ci hanno accolto con una deliziosa cena calabrese preparata da Mimma (giovane e simpatica cuoca) davanti al calore di un camino e alla compagnia di altre due coppie con le quali abbiamo conversato dopo il caffè. Era già molto tardi per esplorare il posto perciò ci siamo ritirati in camera e abbiamo rimandato all'indomani la nostra escursione.
La camera, arredata in stile contadino con gli arredi essenziali e dotata di bagno privato (peccato per la doccia scomoda), si affaccia direttamente sulla valle e bellissima è la vista di Santa Severina illuminata da tantissime lucine.

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