lunedì 19 novembre 2007

mare d'ottobre


su gentile concessione del nostro amico Calabria Saudita posto una bella foto di uno scorcio di costa calabrese.
chi indovina di quale zona si tratta?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

..indovino io!
..trattasi della costa del...pennello! ;-)))

lapsus..volevo dire che finalmente i lavori di messa in sicurezza del fronte mare pennello sono iniziati.
si procederà alla costruzione di un molo di scogli trasversale alla costa e di una barriera di scogli immersa parallela alla costa.
notizia tratta dal quotidianodicalabria.it

effeci.

Anonimo ha detto...

L'ho letto anch'iio ma lì al pennello sono 50 anni o forse più che fanno solo chiacchiere e poi un molo al pennello porterebbe ancora più sabbia verso il faro verde con conseguenze peggiori di quelle già esistenti!

Calabria Saudita

Anonimo ha detto...

la calabria è circondata per 2/3 da costa....! come si fa ad indovinare? Comunque quella in lontananza per reminiscenze infantili mi sembra lamezia....no?quindi la spiaggia che si vede dovrebbe essere dalle parti di zambrone...aahhh il mare, quanto mi manca!

aMareggiata

calabrisella ha detto...

Secondo me è la spiaggia di Briatico poco prima della torretta venendo da Vibo

Anonimo ha detto...

io scherzavo..ma voi?
come avete fatto a non riconoscere la mitica spiaggia delle roccette a tropea???? ;-)

Anonimo ha detto...

by effeci: finalmente, un posto che ho conosciuto diversi anni fa in preda all'abbandono alla mercè di tossici e delinquenti:
Un angolo di paradiso scampato all’urbanizzazione grazie alle asperità del terreno e alla forte pendenza, un vero e proprio scrigno di biodiversità destinato a diventare uno dei sentieri naturalistici più suggestivi e interessanti dal punto di vista botanico dell’intero Mezzogiorno.
È quanto si appresta a realizzare l’assessorato provinciale all’Ambiente, in collaborazione con Legambiente, con un ambizioso progetto finalizzato al recupero e alla valorizzazione dell’ex tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane, relativamente al tratto che da Vibo Valentia conduce alla frazione di Longobardi.

L’intervento è stato illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte l’assessore provinciale Matteo Malerba, l’architetto che ha curato l’elaborazione del progetto Fortunato Griffo, l’assessore comunale all’Ambiente Silvestro Scalamandrè ed i coordinatori regionale e provinciale di Legambiente, rispettivamente Lorenzo Passaniti e Franco Saragò.

Le prime tratte delle Ferrovie Calabro-Lucane, concepite sin dall’inizio come una ferrovia di montagna a scartamento ridotto, furono realizzate all’inizio del ‘900 e la loro storia è strettamente connessa alle difficili condizioni socio-economiche delle popolazioni che vivevano nelle zone interne e che scontavano gravi problemi di trasporto a causa dell’isolamento. Da qui la necessità di realizzare strade ferrate che potessero inerpicarsi lungo i pendii più impervi e collegare agglomerati urbani altrimenti irraggiungibili. Facile immaginare, quindi, quale valenza paesaggistica possano avere questi tratti di ferrovia oggi in gran parte abbandonati e nascosti dalla vegetazione.

In particolare, lungo la tratta vibonese delle Ferrovie Calabro-Lucane, inaugurata il 4 ottobre del 1930, grande rilevanza naturalistica ha il tracciato che dalla città capoluogo conduce in prossimità di Longobardi, lungo complessivamente 2,5 chilometri. Qui si concentrerà l’intervento della Provincia, attraverso un progetto che prevede la pulizia e la messa in sicurezza del sentiero largo 5 metri, il ripristino del selciato rustico, la realizzazione sul lato a valle di una staccionata in legno di castagno nella tradizionale configurazione a Croce di Sant’Andrea, oltre all’allestimento di alcune aree attrezzate per le attività didattiche e il tempo libero.

«L’intervento verrà finanziato con fondi attinti dal Por Calabria e destinati alla valorizzazione delle risorse naturali, per un importo complessivo di 300mila euro - ha spiegato Malerba -. Tra qualche giorno verrà bandita la gara di appalto ed entro tre mesi dall’affidamento dei lavori l’opera dovrà essere completata. Poi si passerà alla fase di gestione vera e propria, con iniziative di carattere promozionale che possano far conoscere al meglio questa importante risorsa ambientale. Il sentiero, infatti, gode di una posizione di straordinario fascino paesaggistico, perché si affaccia per tutta la sua estensione sul Golfo di Sant’Eufemia, offrendo un colpo d’occhio di ineguagliabile bellezza. Allo stesso modo, il tracciato attraversa una delle zone più incontaminate della provincia vibonese, nella quale sono presenti tutte le specie botaniche che costituiscono la tipica macchia mediterranea».

Un interesse scientifico riscontrabile anche nella volontà di promuovere in futuro, in collaborazione con il Comune di Vibo Valentia, la realizzazione di un “eco-museo” da allestire nell’edificio della vecchia stazione ferroviaria di partenza (di proprietà comunale) attualmente in disuso.

calabrisella ha detto...

entro tre mesi l'opera sarà completata?
vuol dire che il contratto d'appalto lo pone come clausula, niente male...di solito chi non adempie ai doveri di contratto deve pagare delle penali...
speriamo che questa volta si realizzi davvero qualcosa di concreto. stiamo all'erta!
il progetto lo trovo stupendo!