10 giorni fa il terremoto in Abbruzzo.
Ieri sera ad Anno Zero si sprecavano gli elogi (da parte dei rappresentanti del Governo) sull'efficacia e la prontezza degli aiuti. Qualcuno ha cercato di sottolineare invece l'inefficacia del nostro modo tutto italiano di gestire l'edilizia e come l'opera dell'uomo porta immancabilmente a continui disastri (la nostra storia è piena di terremoti, alluvioni, crolli, inondazioni ecc...)
girando sul web ho trovato il post di una ragazza di Onna, il paese completamente raso al suolo, blogger da tempo e testimone reale delle vicende che si susseguono sotto i suoi occhi da 10 giorni circa. Vive in auto con suo marito e grazie ad una donazione di un vecchio pc può continuare ad informarci.
fatele visita se volete sapere davvero la verità:
Riporto una sua breve testimonianza:
Ieri è diluviato, ed era molto freddo. E la mente si congela in questi casi. Non sono, ahimé un inviata speciale, e non ho nessuno alle mie spalle. Sono sola. Ieri mattina ho incontrato FABIO ed i suoi amici: ragazzi napoletani che sono arrivati qui a portare soccorsi, senza passare per i canali uffuciali.Ragazzi speciali, di quelli che avrei voluto come figli. Ora Fabio potrà darmi una mano con questo blog e supportarmi là dove io non so tecnicamente arrivare. Ed è una voce in più. I campi nei paesini di alta montagna si stanno lentamente attrezzando e la situazione è quasi sotto controllo.Non per merito della protezione civile che li ha completamente abbandonati a se stessi, ma in virtù dei volontari che agiscono autonomamente.Ce ne sono ancora tanti da visitare, vi terrò aggiornati. Servono tute e scarpe da ginnastica. Possibilmente nuove o, almeno pulite. Gli abiti che ho visto distribuire sono sporchi e brutti e sintetici. Le persone hanno bisogno di dignità.Solo così si può recuperare un minimo di rispetto per se stessi e per gli altri. Se ci si abrutisce, la forza per reagire non si trova. E' meglio affidare questi abiti non alla protezione civile: anche lì ci sono persone di serie a e b. I signori vestono Prada, gli altri la merda. Dobbiamo organizzarci.
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