venerdì 5 settembre 2008

La 'Nduja


ormai la routine quotidiana e gli impegni di lavoro hanno preso il passo sui ricordi estivi e alle vacanze non ci penso quasi più, ma ogni tanto tornano in mente episodi ed avventure che meritano di essere raccontate.
non so come mi è venuto in mente, così mentre lavoro e penso agli scavi e ai muretti per una piscina....di colpo mi ricordo proprio il primo giorno delle mie vacanze.

Arrivata a casa dopo un viaggio tranquillo e sereno in compagnia di Alessia su eurostar con cambio a Roma, pranzo familiare e sistemazione in camera con relativo disfacimento del mega bagaglio...ecco che l'annuncio di mia sorella sulla serata già organizzata.


Erano anni in effetti che volevo andarci, sia perchè la nduja è un prodotto che amo sia perchè Spilinga è il luogo dove è ufficialmente nata e non avendola mai visitata...bè non potevo che accogliere con gioia la proposta di mia sorella!

Partenza intorno alle 20e30, gruppo di 6 amiche scatenate
Arrivo alle 21e30, percorso lento per via della poca illuminazione sulla strada, e soprattutto per via della lunga coda all'ingresso del paese! Affamatissime assaliamo il primo banchetto di salsicciaro lungo la strada e cominciamo a pregustare ottimi panini con salsiccia piccante e piccoli arancini ripieni di nduja.....slurp mi torna l'acquolina in bocca a ripensarci!
Il paese è colmo di gente e lungo la via principale, molto lunga, si susseguono i banchi gastronomici che offrono fileja con la nduja (ormai finiti al nostro arrivo), salsiccie, pannocchie, frittate, contorni vari e naturalmente budelli di nduja di tutte le grandezze (ne ho visto uno persino di 100 cm di altezza!).
Poi diversi spazi adibiti per il ballo, per tutti i gusti e banchini della birra della felicità.
Una vera e propria festa degna della fama che si porta.
Spilinga è un paesino molto carino ed oltre che per il suo re salume merita una visitina per la sua bellezza. Il centro possiede bei palazzotti a due piani di un certo pregio e la periferia è disseminata di villette con giardino e tantissimi fiori.

ma ora è il momento di spiegare a chi non conosce la nduja di cosa sto parlando:



La Nduja di Spilinga è un insaccato a base di carne e grasso di maiale (sottopancia, spalla e coscia) e peperoncino piccante; preparato artigianalmente nei mesi invernali, quando in zona è di consuetudine macellare il maiale.
L'impasto macinato viene ripassato più volte e impastato anche a mano, per amalgamare bene gli ingredienti. Viene poi lasciato riposare per alcune ore. Successivamente si passa alla fase dell'insaccatura nel budello cieco o orbo dove il prodotto si può conservare per più di un anno, oppure si insacca nel budello più piccolo, accuratamente lavato in abbondante acqua e succo di limone. In questo caso l'insaccato viene consumato appena dopo un mese. L'alimentazione del maiale (a base di cereali, zucche, barbabietole, scarti di cucina, ghiande, castagne, ecc.) è determinante ai fini della conservazione della nduja. Inoltre, grazie al particolare clima, la nduja raggiunge a Spilinga la sua maturazione ottimale, garantendole quella genuinità e prelibatezza, capace di conquistare ogni palato.
Il modo tradizionale per gustare la nduja di Spilinga è spalmata sul pane oppure come condimento per la pasta, a freddo, con l'aggiunta di un po' di olio extravergine di oliva.

2 commenti:

Melina2811 ha detto...

Un giretto per augurare buon fine settimana a tutti. Ciao da Maria

Pino Amoruso ha detto...

Buonissima...io la preferisco con gli spaghetti!!!

Buon fine settimana ;)