giovedì 8 maggio 2008

IV tappa: Cirò

9 aprile - La stanza è pervasa dalla luce..sono le 7.
Le pesanti tende della stanza non bastano a contenere i forti raggi del sole mattutino.
Mi alzo ed esco, la mattina è fresca ma il sole è piacevole, si prospetta una giornata calda.
Il panorama è splendido da qua. La sera prima con il buio non avevo fatto caso alla buona posizione delle stanze.
Stiamo sul versante est della collina rivolti verso il mare, che si vede in lontananza. Sotto di noi la deliziosa proprietà dell'Agriturismo Catena, una distesa di enormi ulivi dalle forme contorte circondano una piccola collina con in cima una chiesetta, la chiesa della Madonna della Catena, risalente dalle notizie apprese in seguito ai primi anni del 700. Si trova all'interno della proprietà ed è visitabile. Mi riempio i polmoni di quell'aria marina e torno a letto. E' ancora troppo presto.

Finalmente il sole si alza e smette di insistere all'interno della nostra camera. Riusciamo a riposare un'altra oretta, poi ci alziamo e senza dire troppe parole decidiamo di rimanere un'altra notte in questo paradiso. Scendiamo a piedi verso il ristorante.. L'aria è decisamente più calda.
Ci accoglie sorridente Carmelina, moglie di Giovanni e cuoca eccezionale. La colazione è già pronta. Superlativa. Brioches calde al cioccolato, fette biscottate con la marmellata, doppia razione di caffè latte. Iniziamo una interessante conversazione con Carmela che ci racconta un pò la storia dell'agriturismo, della chiesetta e del castello di Cirò (che ci ripromettiamo di andare a visitare). La giornata è bellissima e caldissima e ci prende il desiderio di andare in spiaggia. Rinvigoriti dall'ottima colazione risaliamo in camera per prendere l'auto e incontriamo i cani della sera prima. Facciamo amicizia con Wendy, un bianco pastore belga dolcissimo. E poi via di corsa al mare!!!

Ora il paesaggio non è più pauroso ed inquietante come la sera prima. Anzi, è davvero piacevole. Scopro un campo coltivato con l'antica tradizione della vite associata all'albero d'ulivo (tipico della pianura padana negli anni '50, agli alberi di gelso però).
Anche qui giganteschi fiori di finocchio spuntano dal ciglio della strada.
Arriviamo a Cirò Marina, sul lungomare, parcheggiamo lì vicino e ci fiondiamo sulla spiaggia.
Il sole è caldissimo. passiamo l'intera mattinata a ronfare sulla spiaggia. Siamo gli unici però.
Si fa tardi e un certo languore comincia ad insistere. Andiamo verso il centro cittadino e mentre passeggiamo per le viuzze tipiche dei nostri paese di mare m'imbatto in una esposizione di robe vecchie...bellissime! Vorrei prender tutto! ma in aereo abbiamo un peso massimo per le valigie ed ogni kilo in più ci costerebbe 8 euro (compagnia Ryanair). A malincuore proseguo finchè non veniamo attratti dalla "Locanda". Entriamo in un ambientino piccolo ed accogliente con reti da pescatore dappertutto ed oggetti da pesca antichi. Ci accoglie una elegante e sorridente signora che annuisce alla domanda preoccupata di Andrea 
"qui si mangia solo pesce?", ma il posto è talmente carino che acconsente a rimanere. Un vero tesoro. Mangiamo divinamente, io degli ottimi ravioli con ripieno di astice e Andrea calamari fritti...non vogliamo mangiar tanto per poter cenare per bene all'agriturismo dove vedremo la partita della fiorentina. Beviamo mezzo litro di cirò bianco. 
Quando usciamo siamo un pò brilli, il vino era davvero forte ( poi ne abbiamo comprato due bottiglie dalla cuoca che lo produce). Vaghiamo per il paese un pò tonti per il sole e per il vino e ridendo per tutto, per fortuna gli abitanti sono pacifici!
Cirò Marina è molto carina, è un paese di pescatori e contadini e mantiene tutte le caratteristiche di un paese di mare (mi ricordava molto Vibo Marina), ha un lungo mare degno di questo nome con spiagge ampie e una buona distanza delle costruzioni dalla costa.

Dopo una lunga passeggiata per il paese torniamo all'agriturismo e approfittiamo del posto incantevole per riposarci e per coccolarci un pò. Si sta davvero bene qui. Giochiamo con i cani, prendiamo il sole, insomma ce la prendiamo molto comoda. La giornata finisce con una bella cena questa volta con la sala piena, con la vittoria della Fiorentina, e con un bel ricordo: persone gentili, mare splendente, sole caldissimo e cibo ottimo. L'avevo detto che era il paradiso!

saluti e alla prox puntata!

4 commenti:

Pino Amoruso ha detto...

...ho molti amici a Cirò!!!
Si sta bene in quei posti...soprattutto in estate ;-)

Anonimo ha detto...

cara rox è sempre un piacere leggere le puntate della vostra "avventura" nella sconosciuta terra di Calabria..
visto che eravate a Cariati spero abbiate fatto anche una capatina a Rossano e Corigliano...sennò sarà per la prossima volta..
sei brava perchè riesci a trasmettere con semplicità le suggestioni di ciò che avete visto e vissuto. aspetto le prox mi raccomando spero che il viaggio non sia concluso..
ciao effeci.

calabrisella ha detto...

grazie per il brava :))
riporto solo le sensazioni che ho vissuto il questo simpatico viaggio.
ps: ma io nn sono mai stata a Cariati??!
un abbraccio

Anonimo ha detto...

;-))
hai ragione , lapsus fu!
cirò volevo dire..
ciao!