domenica 26 maggio 2013

Calabria, 100 milioni per la riqualificazione dei centri storici

Sono in arrivo 100 milioni di euro per la riqualificazione urbana dei centri storici di 170 comuni calabresi.
Si tratta delle risorse relative al Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2000-2006 per le aree sottoutilizzate assegnate dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) alla Regione Calabria con delibera 89/2012.
La Regione Calabria e i Comuni interessati hanno sottoscritto le convenzioni per i finanziamenti che risolvono, in alcuni casi, mancate coperture finanziarie di interventi già attivati.

“Oggi - ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti - la responsabilità che guida questo gruppo dirigente, ha consentito di recuperare le risorse nel confronto col Governo offrendo una risposta importante a 170 comuni calabresi; si tratta di comuni che in certi casi avevano già anticipato le risorse con propri fondi, o che erano in fase avanzata dal punto di vista della realizzazione o che erano in itinere nel farlo ma hanno dovuto bloccare le procedure”.
“Le somme previste - ha dichiarato il dirigente regionale del dipartimento urbanistica, Saverio Putortì - saranno erogate secondo uno schema che prevede quattro categorie: i Comuni che hanno già completato i lavori, quelli che non hanno avviato il bando, chi lo ha sospeso o chi lo ha aggiudicato magari con uno stato di avanzamento lavori parziale”.

Il finanziamento dei progetti per i Centri storici avverrà sull’Intesa Generale Quadro di Programma (IGQ) Governo-Regioni, nell’ambito del Piano Straordinario per il Mezzogiorno

(Gazzetta ufficiale 23/11/2012 n. 274)

 

giovedì 18 ottobre 2012

La Playa???Casa mia!!!

Coltivare dei sogni e farli crescere  è quello a cui tutti aspiriamo: è quando ci avviciniamo molto al raggiungimento dell'obiettivo che assaporiamo la felicità.
Ma coltivare i sogni non è facile, spesso il percorso è pieno di ostacoli, il più delle volte siamo noi stessi il primo ostacolo, ed infatti molti preferiscono tenere i propri sogni chiusi nel misterioso cassetto!
Forse, ad un certo punto della nostra crescita qualcuno ci ha detto che credere nei sogni è pura fantasia e che per realizzarsi bisogna tenere i piedi per terra e volgere lo sguardo solo verso mete concrete (quali siano le mete concrete poi è da verificare!).


Per molto tempo anch'io ho avuto in testa questo pensiero limitante. Limitante e debilitante per la mia autostima. Realizzare i propri sogni necessita di una grande forza interiore che va al di là della volontà; essa si basa sulla consapevolezza delle proprie capacità e sulla certezza che il desiderio di raggiungere un risultato che ci regalerà gioia pura ci guiderà nel nostro percorso anche se questi può sembrare assurdo ai molti. Credere in se stessi è fondamentale e ne ho avuto la riprova proprio in questi giorni.
Ma per farvi capire meglio ho bisogno di raccontarvi la personalità e le vicende dei protagonisti di questa storia:
Serena è stata per lungo tempo mia compagna di scuola e di avventure, per molto tempo la nostra crescita interiore è andata di pari passo, senonchè durante gli anni universitari le nostre strade si sono separate non solo a causa delle distanze kilometriche ma anche nella diversità delle scelte di vita. Ciononostante l'affetto che ci ha sempre legato è rimasto vivo. Ai tempi della scuola Serena era una ragazza molto intelligente (prendeva ottimi voti con il minimo sforzo) e dinamica (giocava a pallavolo) e molti professori le auguravano di intraprendere una brillante carriera universitaria.
Tuttavia questa ragazza che sembrava avesse un futuro come scrittrice (era davvero molto dotata) scelse un percorso forse a mio avviso molto più tortuoso. Non andò al nord per studiare, non cercò di far fortuna all'estero, anzi, abbandonò gli studi e cominciò a coltivare il suo sogno.
Molto presto si fidanzò con un ragazzo davvero in gamba, Davide, anche lui appassionato di pallavolo, ed insieme aprirono un lido sulle spiagge della nostra città. Questo lido in brevissimo tempo divenne il punto di riferimento estivo di tutta la cittadinanza, frequentato da giovani e meno giovani. La gestione del lido era proprio come loro: intelligente e dinamica.
Non so di preciso quanti anni son passati dall'apertura del lido, 12-15 anni forse; nel frattempo la coppia  ha generato due splendidi figli che sono cresciuti in questo ambiente aperto e ospitale, e a guardarli si vede nella freschezza dei loro visi che questo ambiente ha giovato loro.
Ogni anno per me era un appuntamento immancabile passare qualche giorno di mare da loro. Non solo per l'amicizia che ci lega ma anche per la bellezza del posto e delle persone che lo frequentavano.
Ora arrivo al dunque.
Qualche giorno fa, apprendo sul blog di Percorsi di Autonomia Mentale che il lido di Davide e Serena ha subito un incendio doloso e ciò che ne rimane è la cenere. Ovviamente lo sconforto che mi è preso non è niente paragonabile a quello che possano aver sentito i due ragazzi e tutti gli amici che lì hanno sempre lavorato. Queste cose nella mia città purtroppo succedono spesso.
L'incendio doloso è il più utilizzato dai delinquenti di zona per intimorire e la maggior parte riescono nel loro intento.
Dopo soli due giorni dall'accaduto, Davide e Serena si sono rimessi in marcia e stanno riorganizzando la ricostruzione  con fare deciso. Li ammiro.

Hanno messo in vendita le prenotazioni degli ombrelloni con largo anticipo e hanno creato delle magliette con la scritta "La Playa???casa mia!!!" anche per sensibilizzare i cittadini a non rimanere fermi e impassibili davanti a questi soprusi ma farli partecipare attivamente. E la cosa bella è che la cittadinanza ha risposto davvero in maniera attiva!
Il loro sogno non è morto, i limiti che qualcuno voleva porre loro si sono sgretolati davanti alla loro determinazione. Per me questi due ragazzi sono diventati l'esempio vivido che la voglia di credere nei propri sogni è capace di superare qualsiasi difficoltà.

sabato 12 maggio 2012

14 maggio: La Notte dei Musei

Rieccomi qua...quando riesco a trovare un pò di tempo per scrivere due righe mi sento rinascere :)
E oggi lo faccio anche molto volentieri perchè voglio segnalarvi un evento davvero interessante che coinvolgerà l'intera Italia e che sarà molto apprezzato dagli amanti della cultura e del folklore.
Il 14 maggio riapriranno GRATIS e nelle ORE SERALI i musei pubblici della vostra città!
Un occasione imperdibile per trascorrere insieme ai vostri cari ed agli amici una serata insolita.
Clicca qui per trovare gli orari ed i musei della tua città.
Anche la Calabria apre le porte dei suoi musei ed incredibile fino alle 2 di notte!! fantastico!

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Menu-Utility/Immagine/index.html_644887859.html

venerdì 2 marzo 2012

Paesaggi- Memorie e Futuro del Territorio Calabrese


Torino, dal 23 Febbraio al 15 Marzo 2012 Palaolimpico Via Filadelfia 82
Dal 23 febbraio al Palaolimpico di Torino, si terrà la mostra sui paesaggi e i centri storici Calabresi. I Luoghi più belli della Calabria, giungono a Torino con una mostra, che per gli emigrati è un tuffo nel passato, per altri la scoperta di paesaggi da sogno. L'evento è stato fortemente voluto dall'Assessore all'Urbanistica della Regione Calabria Piero Aiello. All'inaugurazione, che avverrà alle ore 16:30, interverranno il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, l'Assessore Piero Aiello e il suo collega Piemontese Michele Coppola, il Rettore dell'Università di Catanzaro Aldo Quattrone, il Dirigente Generale del Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio Saverio Putortì e il Segretario Generale del Comune di Torino Adolfo Repice.
La mostra partirà da Torino, ma successivamente sarà in giro per l'Italia, per far conoscere gli aspetti caratteristici dei piccoli centri calabresi. Un centinaio di gigantografie raffiguranti gli angoli più pittoreschi della Calabria, e le raffigurazioni di vita quotidiana, riempiranno i saloni della mostra. La scelta di Torino come punto di partenza, non è stata casuale, negli ultimi mesi si è intensificata la collaborazione tra Calabria e Piemonte, collaborazione che potrebbe portare alla Reggia di Venaria  l'esposizione temporanea dei Bronzi di Riace. Un legame sociale tra le due Regioni, che gli emigrati al nord hanno saputo costruire net tempo. (fonte Architoscana)
locandina

giovedì 19 gennaio 2012

evento interessante a Catanzaro

Le Direttive UE richiedono entro il 2020 il taglio delle emissioni di gas serra del 20%, la riduzione del consumo di energia del 20% e la copertura del 20% del consumo energetico attraverso fonti rinnovabili.
 In edilizia questo significa progettare e costruire edifici a energia quasi zero. Ma questo concretamente cosa significa? Quali accorgimenti progettuali è necessario adottare? Quali materiali e tecnologie utilizzare? Esistono dei casi studio?
Durante il seminario sarà possibile avere le risposte a queste domande.
 A tutti i partecipanti sarà distribuita una guida informativa sulle nuove Direttive UE e sulle normative nazionali e regionali curata dalla redazione di azero con la supervisione di un autorevole comitato scientifico.
 prima sessione
 Il pacchetto ClimaEnergia della UE, l’innovazione e le politiche territoriali
 dott.ssa Anna Raspar EdicomEdizioni Massimo Bussola, Davide A. Milani BigMat Italia 

 seconda sessione Obiettivo edifici a energia quasi zero: la nuova Direttiva UE Progettare edifici a energia quasi zero: i principi e gli accorgimenti
 arch. Raffaele Astorino architetto, dottore di ricerca in tecnologia dell’architettura, ricercatore junior presso il Centro ABITALab Facoltà di Architettura – Università di Reggio Calabria, esperto in progettazione energetico-ambientale con integrazione di tecnologie solari Edifici certificati a energia quasi zero: casi studio italiani e internazionali arch. Ferdinando Gottard direttore azero/EdicomEdizioni Le soluzioni tecnologiche per costruire edifici a energia quasi zero.

  Fonte (edicomedizioni) Qui potete trovare il programma completo ed iscrivervi all'evento.


azero tour 2012
16.02.2012
Progettare e costruire edifici
a energia zero
Catanzaro
Hotel Guglielmo
Via A. Tedeschi 1
15.30_18.30

Quota di partecipazione:
Gratuito

Segreteria organizzativa
tel. 0481.722166
fax 0481.485721
eventi@edicomedizioni.com

Ai geometri partecipanti saranno riconosciuti i crediti per la formazione continua



mercoledì 17 agosto 2011

Calabria, 5 mln di euro per le ‘case accessibili’

ecco una notizia molto interessante...per gli architetti calabresi e per i cittadini bisognosi.
mi sembrava doveroso postare questa notizia, lo so, sono sparita da un bel pò, ma prometto che tornerò presto. Il mio equilibrio di mamma si sta stabilizzando e comincio ad avere un pò più tempo per me, anche perchè il mio pupetto già cammina :)


20/07/2011 - L’assessore regionale al Lavoro ed alle Politiche sociali della Regione Calabria, Francescantonio Stillitani, ha presentato alla stampa il bando “Case accessibili” per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private.
L’avviso pubblico è stato pubblicato sul Burc n. 25 del 24 giugno scorso. La dotazione finanziaria, derivante dal POR FESR, è di 5.220.000 euro.

“Il bando - ha detto l’assessore Stillitani - assume particolare rilevanza perché è rivolto a una fascia di soggetti che presentano disabilità grave e consente interventi di eliminazione delle barriere architettoniche ed interventi di domotica nelle abitazioni private. Con questo progetto, vogliamo dare la possibilità alle persone con disabilità di poter vivere bene nelle proprie case, di adeguare le abitazioni alle proprie esigenze, utilizzando soldi pubblici”.

La quota di contributo pubblico per ogni singolo progetto non potrà superare i 25.000 euro sul totale dell’investimento ed è commisurata al reddito ISEE annuo del nucleo familiare di appartenenza. I beneficiari sono i Comuni della Regione che, a loro volta, dovranno destinare le risorse finanziarie ai soggetti diversamente abili che ne faranno domanda. Scarica il Bando

Per accedere ai contributi, i destinatari dovranno presentare, entro l’8 settembre 2011, al proprio Comune di residenza, l’apposita domanda di finanziamento, reperibile sul sito www.regione.calabria.it/formazionelavoro/. Una volta verificata l’ammissibilità formale delle domande, i Comuni dovranno trasmetterle entro l’8 ottobre prossimo alla Regione Calabria.


Fonte: Regione Calabria

giovedì 10 marzo 2011

Pianto liberatorio


Sento il bisogno di scrivere questo post e condividere i miei pensieri. Fare la mamma non è facile. Ci si assume la responsabilità di accudire un cucciolo d'uomo perchè possa acquisire tutte le abilità che gli sono neccessarie per diventare un uomo indipendente.
Alcuni giorni sembrano più facili di altri. Certi giorni però, quando il mio piccolo non vuole saperne di dormire o di star tranquillo e si lamenta continuamente senza motivo apparente (anche se ha già mangiato ed è pulito); e allora la fatica più grande è quella di calmarlo...
Fortunatamente il mio cucciolo ha avuto un parto facile e i primi tre mesi è stato un neonato molto sereno. Ultimamente invece cominciava ad essere sempre più nervoso....i dentini che spuntano dicevano le nonne...ma una volta spuntati sti dentini, l'uggia non è passata.

Cominciavo a preoccuparmi, soprattutto quando nel tentativo di addormentarlo in braccio e con il ciuccio aveva cominciato a darmi dei pizzicotti dolorosissimi sul collo.
Poi, un giorno entrai in una libreria per cercare un libro da regalare a mia nipote sulla pittura e invece mi sono imbattuta su un libro rivolto ai genitori sulle lacrime di bambini e neonati. Attratta dalla prefazione l'ho comprato ed ho scoperto un mondo nuovo.

Noi adulti sappiamo che ogni tanto un pianto liberatorio fa bene. Quando qualcuno ci ferisce, o per un problema al lavoro o per il troppo stress accumulato, ci scappa la lacrima, almeno per le donne è così, forse per gli uomini è un pò più complesso (socialmente per loro non è riconosciuta come debolezza legittima, chissà perchè poi!).
Insomma dopo un aver versato un pò di lacrime ci sentiamo meglio no?
a me succede così in effetti.
ecco...per i neonati ed i bambini è lo stesso. Accumulano tensione anche loro e soprattutto in prossimità dell'ora della nanna quando devono lasciarsi andare sentono il bisogno di sfogarsi.
L'autrice del libro consiglia vivamente di abbracciare i propri figli durante gli episodi di pianto e stare loro vicini fintanto che dura la crisi, per trasmettere loro la nostra vicinanza e compassione e non farli sentire abbandonati.

Sono due giorni che sto cercando di far sfogare il mio elfo e dopo belle mezz'ore di pianto si calma e si addormenta sulla mia spalla, a volte si risveglia pronto per giocare dopo 10 min altre dorme anche per due ore, dipende se è effettivamente stanco. Ma il suo umore migliora decisamente. Condivido il pensiero dell'autrice di non lasciare piangere i bambini da soli nel loro lettino nè di fornirgli altri mezzi di sfogo quali seno (ovviamente se non hanno fame), cibo, ciuccio, essere cullati o altre distrazioni poichè forniscono al bebè un meccanismo di controllo delle proprie emozioni più profonde che si strascineranno fino all'età adulta.
Gli stessi meccanismi di controllo che in età adulta si trasformano nelle sigarette, alcool, droghe varie o altre manie.
Anche le emozioni profonde vanno affrontate e gestite in modo sano, e questo è un insegnamento doveroso per un genitore verso il proprio figlio.

Il libro in questione è di Aleth J. Solter e si chiama Lacrime e capricci.


Devo aggiungere a queste mie considerazioni un chiarimento.
Sono d'accordo in linea generale con quello che afferma l'autrice del libro, tuttavia devo dire che offrire il seno ad un neonato anche quando non ha fame non rientra in un meccanismo di controllo, anzi aiuta il neonato a sentire la vicinanza della madre e a far si che si instauri un rapporto di fiducia fondamentale per la crescita sana dell'individuo. Certo non mi piace pensare di ficcare in bocca la tetta al minimo pianto ma soddisfare una esplicita richiesta si.
Il mio piccolo gnomo è sempre stato deciso su quello che voleva, tant'è che ho iniziato lo svezzamento tranquilla perchè delle volte era proprio lui a rifiutare il seno. L'unico suo vezzo rimane la notte...e anche se più volte ho pensato che sarebbe bello ritornare a dormire per una notte intera e sinceramente ammetto di  averci anche un pò provato a lasciarlo piangere un paio di volte (al risveglio delle 4), ora mi sento di dire che queste poppate rappresentano anche per me un piacere, perchè so che trasmetto a mio figlio quella sicurezza di cui ora ha bisogno.